Mbaye Niang Milan Pescara Serie AGetty Images

I tifosi lo scaricano ma Montella lo difende: la spina del Milan si chiama Niang

Nonostante il migliore girone d'andata degli ultimi cinque anni (36 punti con una partita ancora da giocare) anche in casa Milan c'è qualche spina. Una di queste porta il nome di Niang.

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L'attaccante francese, dopo un ottimo inizio, ha infatti vissuto una evidente involuzione fatta di infortuni, rigori sbagliati e prestazioni ben al di sotto della sufficienza tanto che già da qualche settimana il pubblico di 'San Siro' sembra averlo scaricato.

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Tanti i fischi nei confronti di Niang piovuti dagli spalti durante la partita contro il Cagliari, come peraltro era già successo anche prima della sosta natalizia quando il Milan faticò non poco per battere il Crotone.

Il ragazzo, dal canto suo, ovviamente soffre la situazione e su Instagram aveva commentato così la contestazione: "Il vero tifoso non viene allo stadio per fischiare ma per sostenere la squadra. Possono capitare dei momenti di difficoltà, ed è in queste occasioni che si sente l’aiuto dei tifosi. Quindi accetto i fischi dal pubblico, ma non giovano ne alla squadra ne a me stesso". 

In tutto questo però a difendere Niang sono la società e soprattutto Vincenzo Montella che anche domenica sera ha dichiarato: "Sarò un visionario, ma io Niang l’ho visto in crescita. Ora mi aspetto che torni al goal".

Goal che invece ha finora assicurato con una certa continuità quel Lapadula che molti vorrebbero titolare proprio al posto di Niang e in coppia con Bacca, soluzione al momento non contemplata nei piani tattici di Montella.

Difficile comunque prevedere una cessione del francese già durante il mercato invernale anche perchè Galliani crede fortemente nel ragazzo ed è convinto che nel giro di un paio di anni possa diventare un giocatore di valore assoluto. La risposta adesso sta tutta nei piedi di Niang.

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