Due lampi per raddrizzare l'incontro e trascinare l'Inter Primavera agli ottavi di Youth League. La 'griffe' è di Jens Odgaard, stellina nerazzurra capace di guidare la squadra di Vecchi alla qualificazione contro lo Spartak Mosca subentrando dalla panchina.
Un sinistro all'angolino e un'incursione velenosa in grado di propiziare un'autorete: l'attaccante danese si è messo in proprio nel giro di poco più di 10' riuscendo ad entrare nel tabellino marcatori e causare la maldestra giocata del russo Petrunin.
Guizzi a cui Odgaard ha già abituato il popolo interista, tanto da confermarsi uno dei talenti di maggior rilievo: ma chi è questo ragazzo che si è preso sulle spalle i nerazzurri?
DEBUTTO 'SUPER' E NAZIONALE
Odgaard nasce a Hillerod il 31 marzo 1999 e comincia a farsi notare tra le fila del Lyngby, approdando in prima squadra e dove cattura l'attenzione di diversi club europei. Il 28 ottobre 2015 il debutto con i 'grandi' a soli 16 anni, condito da un goal all'Aalborg e seguito da prestazioni convincenti che gli valgono il rinnovo fino al 2018.
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ALL'INTER SUBITO TRA I 'GRANDI'
Lo scorso luglio l'Inter riesce a sbaragliare la concorrenza (tra cui quella della Roma) ed assicurarselo, investendo un milione e mezzo di euro per questo 'baby-corazziere' di piede mancino: gran fisico, stilisticamente non elegantissimo ma in grado di sfruttare la stazza e finalizzare con potenza e precisione.
Ausilio lo consegna a Vecchi, ma ancor prima a Spalletti che decide di convocarlo per il ritiro estivo di Brunico aggregandolo ad Icardi e soci: dopo la preparazione pre-campionato agli ordini dell'ex tecnico della Roma, Odgaard 'trasloca' in Primavera dove mette in mostra tutto il proprio repertorio.
Fin qui sono 10 i goal messi a segno in 21 presenze stagionali tra campionato, Coppa Italia di categoria e Youth League: nella 'Champions dei piccoli', per la punta danese addirittura 5 reti in 4 partite.
UN 'TITULO' GIA' IN BACHECA
In nerazzurro, inoltre, dopo appena 6 mesi dal suo arrivo è già stato tempo di alzare un trofeo: la Supercoppa Primavera, vinta dall'Inter (ironia della sorte) contro la Roma per 2-1: in quell'occasione, Odgaard ha fatto coppia col 'man of the match' Colidio (doppietta) senza andare a segno.
Poco male, perchè meno di un mese più tardi eccolo prendersi la scena con lo Spartak Mosca: sostituisce Zaniolo al 74', goal all'82' e autorete propiziata all'86'. Ottavi e consacrazione sono realtà.