Nonostante le smentite di rito, e la sollevazione di una parte della tifoseria, la cessione di Radja Nainggolan in Cina resta più di un'ipotesi per la Roma.
Tanto che, secondo 'La Gazzetta dello Sport', sarebbe stato il presidente Pallotta in persona a chiedere a Monchi di riallacciare i rapporti col Guangzhou e verificare la fattibilità di un'operazione che farebbe respirare il bilancio.
D'altronde a frenare la trattativa quando la fumata bianca sembrava ormai vicina è stato solo lo stop del governo cinese causa luxury tax, ostacolo che Roma e Guangzhou adesso cercheranno di aggirare.
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L'ipotesi infatti è quella di un prestito molto oneroso, tra i 6 e gli 8 milioni di euro, con un riscatto dilazionato ma che farebbe comunque salire l'intero importo dell'affare intorno ai 50 milioni regalando alla Roma una plusvalenza record.
Ovviamente però i giallorossi vorrebbero chiudere l'accordo in pochi giorni per poi muoversi liberamente sul calciomercato in entrata da qui al 31 gennaio e piazzare almeno un paio di colpi che attutiscano l'impatto di un addio così pesante.
Intanto, nel caso in cui la cessione di Nainggolan sfumasse definitivamente, la Roma continua a valutare quella di Emerson sul quale c'è da registrare un forte interesse del Chelsea.
I Blues, che in estate avevano cercato con insistenza lo juventino Alex Sandro senza successo, starebbero infatti pensando di dirottare sull'italo-brasiliano che attualmente alla Roma è chiuso da Kolarov. Altra plusvalenza in arrivo?
