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Arriva la Sampdoria, Spalletti avverte l’Inter: “Loro al nostro livello”

Reduce dall’importantissimo pareggio ottenuto sul campo del Napoli, per l’Inter è già arrivato il momento di tornare nuovamente in campo e, ad attenderla ci sarà un’altra tra le migliori squadre di questa prima fase del campionato: la Sampdoria. Le due squadre si sfideranno martedì sera a San Siro nell’anticipo della decima giornata di Serie A.

Luciano Spalletti, parlando nella consueta conferenza stampa di presentazione del match, ha spiegato: “Cosa mi è piaciuto di più della partita di sabato? Mi sono piaciute diverse cose, allo stesso tempo però si trova sempre qualcosa per discutere e per migliorare. Sappiamo qual è la strada da percorrere, dobbiamo fare ancora dei passi in avanti, quindi va fatto sempre un discorso completo. Noi vogliamo arrivare, non sappiamo dove, ma vogliamo arrivare, questo dipenderà da ciò che faremo i volta in volta. La cosa che mi è piaciuta di più è che siamo andati a Napoli con la voglia di giocare. A volte i ragazzi hanno palleggiato un po’ troppo bassi in area di rigore, una cosa che mi ha fatto stringere i denti. Poi però sono usciti bene, creato qualche difficoltà al Napoli”.

L’Inter è ora attesa da un’altra partita non propriamente semplice: “Le gare sono tutte insidiose, contro squadre come la Sampdoria che hanno grande spensieratezza le cose diventano ancora più complicate. La loro è una squadra costruita bene, Giampaolo è un allenatore fortissimo. Noi dovremo ripartire da zero, dare tutto per fare risultato. Servirà personalità”.

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In caso di vittoria con la Sampdoria, l’Inter potrebbe balzare in vetta alla classifica almeno per una notte: “A noi non interessano queste cose, non interessa mandare dei segnali a qualcuno, magari vogliamo solo dare qualcosa in più. Dobbiamo solo guardare in casa nostra”.

Visti gli impegni ravvicinati Spalletti potrebbe pensare al turnover: “E’ difficile fare questo tipo di discorsi oggi. Devo vedere tutti i ragazzi al lavoro, ieri alcuni erano alle prese con affaticamenti muscolari. Prenderemo domani ogni decisione”.

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Negli anni passate spesso partite come quelle con la Samp sono costati punti pesanti all’Inter: “Parliamo di una squadra che gioca un bel calcio, un avversario importante. La Sampdoria è al nostro livello, l’anno scorso è arrivata prima dell’Inter. Siamo forti, ma siamo ancora la squadra che a tratti fa benissimo e a tratti malissimo. Dobbiamo prepararci bene per ogni partita, i miei ragazzi sanno come valutare le varie insidie”.

Spalletti si è soffermato anche su Miranda: “Un giocatore di grande esperienza, sa cosa deve dare e sa quando deve farlo. Non esagera mai, ma serve che non dia vantaggi agli avversari e non lo fa mai”.

Il tecnico nerazzurro ha esaltato Marco Giampaolo: “La sua storia parla per lui. Lo conosco da tempo, è partito dal nulla ed ora allena una delle migliori squadre di Serie A, sa fare bene il suo lavoro e merita la tutte le attenzioni che sta ricevendo. Ha detto che gli piacerebbe allenare l’Inter ed io credo per sarebbe una garanzia, nel caso in cui la cosa accadesse io sarei il primo ad abbonarmi. Sa compattare il gruppo, è pignolo”.

Proprio dalla Sampdoria in estate è arrivato Skriniar: “Giampaolo me ne ha sempre parlato bene e questo conferma la sua serietà. Parlare bene di Marco è facile, spero che un giorno possa guidare l’Inter”.

Sarri, rispondendo ad una battuta si Spalletti, ha definito il tecnico nerazzurro un ‘Ministro della Difesa’: “Io l’ho definito Ministro dell’Economia, è uno che dà sempre il massimo. Spero che lui abbia detto queste cose perché pensa lo stesso di me. E’ bravo, ma non so come l’ha detta questa cosa…”.

Secondo Spalletti c’è ancora del gap tra Napoli ed Inter: “C’è differenza sul piano della qualità di gioco. Loro hanno delle certezze, sanno fare bene determinate cose, noi invece dobbiamo crescere ancora di più. Il passo successivo? Conosciamo i nostri pregi e difetti, voi parlate sempre di Scudetto ma il fatto che lo facciate mi fa capire che non ci vedete da titolo. Alla Juve non chiedete mai dello Scudetto. Noi dobbiamo migliorare, poi sono i giocatori a sapere dove vogliono arrivare”.

L’Inter negli ultimi anni raramente è riuscita ad esprimersi ad alti livelli: “Non posso dire cosa ha non ha funzionato l’anno scorso, sarebbe da presuntuosi. Io posso dire cosa funziona adesso e posso asserire che questo è uno tra i migliori gruppi che io abbia mai allenato. Mi posso fidare di questi giocatori, sanno cosa fare”.

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