Independiente Del Valle Copa Sudamericana 2022Getty Images

Da zero a cento: l'Independiente Del Valle ha vinto un'altra Copa Sudamericana

Prendete un club che fino a pochissimi anni fa non aveva mai conquistato nulla, eccezion fatta per un paio di promozioni dalle serie minori. Ce ne sono a centinaia, a migliaia. Anche l'Independiente Del Valle faceva parte della lista. Fino al 2019. Perché ora gli ecuadoriani hanno iniziato costantemente a fare amicizia con i trofei: ieri sera ne hanno portato a casa un altro, la Copa Sudamericana.

Sul neutro di Cordoba, in gara unica, la squadra dell'argentino Martin Anselmi si è imposta per 2-0 sul San Paolo. Il San Paolo che un tempo dominava il Sudamerica, il San Paolo allenato dalla leggenda Rogerio Ceni. A segno altri due componenti della nutritissima colonia albiceleste della rosa: Lautaro Diaz nel primo tempo, Faravelli nel secondo. I brasiliani hanno concluso in 9 uomini per una doppia espulsione nei secondi finali, con la partita ormai compromessa.

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Lautaro Diaz Independiente del Valle São Paulo Sul-Americana 01 10 2022Getty Images

Ormai non è più una rarità vedere trionfare l'Independiente Del Valle. Tra il 2019 e oggi, la piccola squadra di Sangolquí ha messo in bacheca tre trofei: una prima Copa Sudamericana - una sorta di Europa League del Sudamerica, volendo semplificare - e poi una seconda, quella di Cordoba, con in mezzo il primo e altrettanto storico campionato ecuadoriano del 2021. Una serie di eventi che gli sono valsi l'appellativo di matagigantes, ammazzagrandi.

L'ascesa, a dire il vero, era iniziata qualche anno prima. Nel 2016, per la precisione. Ovvero l'anno in cui l'IDV, allenato allora dall'uruguaiano Pablo Repetto, era arrivato contro ogni pronostico a giocarsi la doppia finale di Copa Libertadores. Eliminando in sequenza due giganti come River Plate e Boca Juniors. E poi arrendendosi solo all'ultimo atto contro l'Atletico Nacional di Miguel Angel Borja, 1-1 in casa e 0-1 a Medellin.

E prima? Prima, praticamente, c'era stato il nulla. Fondato il primo marzo del 1958, per una sessantina d'anni l'Independiente Del Valle - che fino al 2014 si chiamava Independiente José Teran, dal nome del fondatore, ma anche presidente, giocatore e capitano - non aveva vinto rigorosamente nulla. Anzi: fino a poco più di 10 anni fa non aveva mai nemmeno giocato nella massima serie locale.

"Credo che oggi l'Independiente Del Valle non sia più un ammazzagrandi - diceva alla vigilia della finale contro il San Paolo il tecnico Anselmi, 37 anni - L'Independiente Del Valle è un club gigante. E ora sono gli altri che devono provare a batterci".

L'ascesa, come detto, inizia da lontano. E si basa principalmente sull'attenzione maniacale per i giovani da far crescere in casa, tanto che nel 2020 il club si è portato a casa anche una Libertadores Under 20. Piero Hincapié (Bayer Leverkusen) e Moises Caicedo (Brighton) sono cresciuti lì. Oggi le stelle sono Diaz, capocannoniere della squadra in Sudamericana con 5 goal compreso quello contro il San Paolo, e Junior Sornoza, ex nazionale, presente anche nel 2016 e tornato a Sangolquí dopo qualche stagione poco fortunata proprio in Brasile.

È un lavoro a medio/lungo termine che sta dando frutti continui. E che, con un calcio sostenibile e attento ai conti e una direzione professionale, ha portato l'Independiente dove mai era stato prima. E dove ora ha tutta l'intenzione di rimanere stabilmente. Intanto, anche nel 2023 el Negriazul giocherà in Copa Libertadores. Il sogno continua.

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