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Le Fee RennesGetty

La triste storia di Le Fee, futuro giocatore della Roma: il padre si è suicidato dopo un lungo periodo in prigione

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Nel 2024/2025 Daniele De Rossi potrà contare, a meno di sorprese, anche su Enzo Le Fée, centrocampista francese che dopo una vita in Ligue 1 lascerà il campionato natale per trasferirsi alla Roma. Un'operazione da 23 milioni per i giallorossi, che hanno voluto portare a tutti i costi il duttile classe 2000 nella Capitale.

Le Fee, che arriverà dal Rennes, è riuscito a mettersi in mostra in Francia giocando per il Lorient prima e il Rennes poi, vivendo una difficile situazione famigliare. Il padre, infatti, è stato incarcerato quando Enzo era un bambino, per poi essere rilasciato diversi anni dopo, e di nuovo quando Le Fee aveva dodici anni (fino ai diciannove).

Il padre di Le Fee, purtroppo, si è sucidato nel 2021, quando Enzo militava nel Lorient. Negli anni precedenti il centrocampista, come raccontato a L'Equipe, era solito saltare gli allenamenti per andare a trovarlo in prigione: "Mi ricordo il giorno in cui mia madre mi ha riferito tutto, ero molto piccolo. Non mi ha segnato troppo, nel senso che comunque mia madre mi ha detto che la mia vita doveva continuare e che questo non doveva crearmi problemi".

  • IL RACCONTO DI LE FEE

    Nel 2020, a Onzemondial, Le Fee raccontava di come dopo essere uscito dal carcere, il padre sia statos sempre vicino al figlio:

    "Da quando mio padre è uscito, è anche molto presente. A causa del lavoro, mia madre è venuta solo per le partite. In tutte le mie partite di casa, tutta la mia famiglia viene allo stadio.

    "Mio padre è stato incarcerato dal mio quinto compleanno all'età di 9 anni e dal mio dodicesimo al mio diciannovesimo compleanno".

    "Non mi consiglia, perché pensa che ora io conosca il calcio più di lui. D'altra parte, mi incoraggia sempre".

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  • IL COGNOME DELLA MADRE

    Le Fee è il cognome della madre, mentre quello del padre era Lamprière. Per un periodo il centrocampista ha pensato di cambiarlo:

    "Vuole che porti il suo nome. Sono d'accordo. Mio padre si chiama Lamprière. L'unico problema è che oggi sono conosciuto come Enzo Le Fée. Quindi ho intenzione di mettere Enzo Le Fée Lamprière. Staremo a vedere".

    Alla fine, però, il cognome è rimasto quello vecchio. Già allora, però, Le Fee si era detto dubbioso:

    "Perché non indosso il suo nome? Devo chiedermelo a me stesso. Nemmeno io lo so. I miei genitori sono separati da un po'. A mia madre non dispiace se decido di cambiarlo perché il suo non é quello del suo vero padre. È stato riconosciuto dal padre di sua sorella perché il padre biologico se n'è andato durante la gravidanza di sua madre".

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  • IL RICORDO DEL SINDACO

    Nel 2021, il sindaco di Lorient aveva pubblicato un post su Facebook ricordando come lo stesso padre di Le Fee, Jérémy Lamprière, era stato un ottimo giocatore, prima che la sua vita prendesse una svolta tragica.

    "Aveva già il talento dei più grandi" ricordava Fabrice Loher nel suo messaggio."Quello che non seppe utilizzare ma che ha lasciato a suo figlio".

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