Inutile girarci intorno. Al fischio finale di Lazio-Milan, più che del risultato, si parlava di quanto accaduto tra i rossoneri durante il cooling-break.
Quando i due grandi esclusi da Fonseca, ovvero Theo Hernandez e Rafa Leao, non hanno raggiunto il resto dei compagni vicino alla panchina. Un caso?
I diretti interessati, davanti a microfoni e telecamere, hanno prontamente bloccato sul nascere ogni possibile polemica.
"Eravamo entrati da due minuti, non avevamo bisogno del cooling break.Non era nulla contro squadra ed allenatore. Ora dobbiamo continuare a lavorare per vincere tutti insieme. Eravamo in campo da due minuti. Non ne avevamo bisogno. Poi la gente parla, dice cose non vere. Io e Rafa siamo sempre con la squadra per aiutare, ed è questo l'importante", ha spiegato Theo Hernandez a 'Milan TV'.
Una versione confermata da Fonseca a DAZN: "Non c'è nessun problema e penso che Theo abbia già spiegato. Non dobbiamo creare nessun problema, questa settimana ho parlato con i giocatori che hanno accettato la scelta. Non c'è alcun problema, io ero concentrato e non ho visto che erano lì ma penso che Theo abbia spiegato perché. Non creiamo problemi perché non ce ne sono, la risposta dei giocatori è stata bella e non dobbiamo creare problemi quando non ci sono. Non scappo con le scuse e in questo momento non c'è problema".
Tutto vero certo ma allo stesso tempo Musah e Abraham, ovvero i due giocatori subentrati come Theo Hernandez e Leao poco prima, durante il cooling break si sono invece regolarmente avvicinati alla panchina per ascoltare le indicazioni di Fonseca e stare col resto del gruppo.