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Sandro TonaliGetty/Goal

Lo Scudetto del milanista Tonali, capitan futuro rossonero

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Il centrocampista più performante della Serie A? Affermativo. Perché Sandro Tonali, con dedizione e applicazione, non solo è diventato un elemento imprescindibile per il Milan; bensì, rendimento alla mano, il lombardo può essere tranquillamente etichettato come uno dei mediani più interessanti dell’intero panorama internazionale.

Già, proprio lui, che pur di rimanere a Milanello ha deciso di ridursi lo stipendio: da 1 milione a 600 mila euro, una rinuncia fondamentale affinché la riconferma potesse andare in porto. Numeri che ora, e non potrebbe essere altrimenti, fanno sorridere. Vuoi perché verosimilmente verranno rivisti nel breve termine, vuoi perché sottolineano come il diretto interessato abbia fatto di tutto – ma proprio di tutto – pur di rimanere alla corte di Stefano Pioli.

Il campo non mente mai. Mai. Lo stesso rettangolo di gioco che, partita dopo partita, ha portato Tonali a vivere un’evoluzione extra lusso. Una crescita esponenziale in termini di personalità, ma anche nel nudo, puro e crudo bagaglio tecnico. In quanto Sandro sa fare tante cose e bene. Fosforo al potere in mezzo al campo con, ultimamente, anche il vizio del goal. Poesia.

In questo campionato, infatti, Tonali è andato a segno 5 volte. Maestosa, nonché decisiva in chiave scudetto, la doppietta rifilata al Verona di Igor Tudor. Anzi, addirittura tripletta sfiorata e negata da un millimetrico fuorigioco. Un mix di abilità e caparbietà, sfociato in un risultato pesante che ha consentito il Milan, giustappunto, di effettuare l’ultimo scatto verso il 19esimo tricolore.

Tonali Pioli MilanGetty Images

Tonali non si è mai tirato indietro, nei momenti belli e in quelli complicati, e ciò rimarca candidamente come il ragazzo sia attaccato alla maglia. Lacrime di gioia, apprezzate vivamente dal popolo rossonero, che ha capito di avere a che fare con un uomo vero. Che, adesso, non vuole più fermarsi. Per la serie vincere è bello, rivincere lo è ancor di più.

E Pioli, gongolando tra presente e futuro, si gode il suo numero 8: “Tonali ha una gamba sopra la media e va sfruttata”. Tutto vero, d’altro canto a 22 anni si può e si deve ulteriormente crescere, senza pensare benché minimamente di essere arrivato al traguardo.

Detto ciò, che rivincita per Sandro. Criticato a più riprese nella passata stagione, osannato in quella corrente. Che, indubitabilmente, ha sancito l’esplosione di un prospetto di livello assoluto. Definirlo top player? Doveroso. Musica per le orecchie del Milan, che si gode a tutti gli effetti un capitale.

Passano i Kessié, restano i Tonali. E poi c’è l’endorsement di un certo Paolo Maldini che, a gennaio, fotografava l’esplosione di un autentico predestinato:

“Il giocatore che probabilmente ha fatto vedere totalmente un’altra faccia rispetto all’anno scorso è Tonali. È un classe 2000, era arrivato con un prestito quindi con un sacco di pressione sulle spalle. È arrivato dopo il Covid, una stagione un po’ particolare, non ha fatto subito benissimo ma avevamo intravisto delle qualità enormi in questo calciatore che, inoltre, è un super milanista. Anche questo non guasta. Secondo noi è il giocatore che ha fatto il miglioramento più forte”.

Serve aggiungere altro?

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