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L'impresa del Perugia di Cosmi in Europa: il trionfo in Intertoto del 2003

La prima volta in Europa del suo Perugia,  nell' estate 2002, si era chiusa prematuramente con l' eliminazione al Terzo turno della Coppa Intertoto, arrivata per mano dello Stoccarda. Ma Luciano Gaucci non si era arreso, continuando a inseguie il sogno di riportare gli umbri in Coppa UEFA dopo oltre due decenni.

La stagione 2002/03 degli umbri, guidati per il 3° anno consecutivo in panchina da Serse Cosmi, è altamente positiva. La squadra biancorossa, impostata dal tecnico umbro con il 3-5-2, arriva infatti in semifinale di Coppa Italia,  eliminando Sampdoria e Juventus e fermandosi soltanto di fronte al Milan, poi vincitore. In campionato è quasi bissato il risultato dell'anno precedente, con un 9° posto finale  a pari merito col Brescia che qualifica il Perugia alla  Coppa Intertoto 2003.

L'estate 2003 vede comunque importanti cambiamenti nella rosa. Salutano il bomber Fabrizio Miccoli, trascinatore della precedente stagione, passato alla Juventus, Andrea Caracciolo, rientrato al Brescia dal prestito, Mauro Milanese, ceduto all'Ancona, e i difensori Rezaei e Sogliano, trasferitisi rispettivamente al Messina e al Napoli. Si ritira invece il portiere di riserva Sebastiano Rossi.

In entrata il colpo ad effetto con annessi importanti ritorni economici è rappresentato dall' arrivo di Saadi Gheddafi, terzo figlio del dittatore libico Muammar. Quelli di sostanza sono invece costituiti dagli arrivi a titolo gratuito dell'attaccante inglese ex Coventry City Jay Bothroyd e dal Catania del brasiliano Do Prado e del franco-marocchino Alioui. Alla corte di Cosmi approda anche il difensore senegalese Diamoutene dalla Lucchese. Ed è con questi innesti, non certo esaltanti, che il tecnico umbro va ad affrontare in estate la seconda avventura della squadra nella Coppa Intertoto.

Il Grifone inizia il suo cammino europeo nel Terzo turno, nel quale è opposto dal sorteggio ai finlandesi dell'Allianssi.  L'andata al Curi, sabato 19 luglio, vede la squadra di Cosmi ipotecare il passaggio del turno con un secco 2-0 firmato dalle reti di Botrhoyd e Fusani. Il ritorno in Scandinavia il 26 luglio porta un identico risultato. Stavolta ad andare a segno per i biancorossi sono il centrocampista Fabio Gatti e l'esterno destro brasiliano Ze Maria.

Il sogno dei tifosi umbri e del patron Luciano Gaucci continua, mentre finisce quello dell'altra italiana partecipante all'Intertoto, il Brescia di De Biasi, eliminato dagli spagnoli del Villarreal. Nelle semifinali l'asticella per il Grifo si alza: l'avversario sono infatti i francesi del Nantes.

L'andata si gioca in Francia allo Stadio René Gaillard il 30 luglio. La squadra di Cosmi resiste alle offensive dei transalpini e trova una preziosa vittoria fuoricasa nella ripresa grazie ad un colpo di testa del difensore Di Loreto. Lo 0-0 della gara di ritorno al Curi è sufficiente per consentire alla formazione umbra di vivere una doppia serata di gala in Europa.

Per il Perugia è un'occasione da non perdere, anche se l'avversario è di tutto rispetto, i tedeschi del Wolfsburg, guidati da Jürgen Röber. Nelle loro fila, fra gli altri, ci sono due argentini: il talentuoso centrocampista offensivo argentino Andrés D'Alessandro e l'attaccante Diego Klimowicz. Anche la finale, come tutti i turni precedenti, si gioca nei 180 minuti.

Per la sfida di andata, che si gioca al Curi, il 12 agosto 2003,  sugli spalti accorrono 25 mila tifosi, che vogliono far sentire il loro calore ai giocatori e alla squadra. Cosmi schiera Kalac in porta, una difesa a tre con Diamoutene, Di Loreto e Alioui, Ze Maria e Grosso a spingere sulle due fasce, Obodo in cabina di regia supportato da Giovanni Tedesco e Fusani e in attacco la coppia composta dall'inglese Bothroyd e dal greco Vryzas. Il primo tempo parte in sordina, con le due squadre a studiarsi sul piano tattico. 

Presto però il Perugia inizia a prendere il sopravvento nel gioco, con Ze Maria che diventa imprendibile per i tedeschi. Al 22' Obodo pesca in avanti Bothroyd, che serve al volo proprio il brasiliano: conclusione a rete debole che è facile preda di Jentzsch. Il gioco dei ragazzi di Cosmi diventa via via sempre più brioso, mentre dall'altra parte il temuto D'Alessandro si limita alla battuta di qualche calcio di punizione e non incanta.

Al 38' arriva così il vantaggio umbro: Ze Maria vede Jentzsch fuori dai pali e prova a beffarlo con un pallonetto. L'estremo difensore è costretto a smanacciare con un colpo di reni, ma sulla ribattuta si lancia di testa Bothroyd e insacca a fil di palo, coronando una prima frazione da applausi. Nella ripresa il Wolfsburg si lancia all'attacco alla ricerca del pareggio, ma i padroni di casa si difendono con ordine.

D'Alessandro cambia marcia, e l'urlo dei tifosi dei Lupi resta strozzato in goal quando l'argentino colpisce a botta sicura, trovando la risposta di Kalac, mattatore della semifinale di ritorno contro il Nantes. Il Grifo riacquista così fiducia, e grazie anche alla freschezza del nuovo entrato Do Prado prova a rendersi pericoloso in contropiede, con i soliti Ze Maria e Bothroyd che vanno a un passo dal 2-0.

Nel finale di partita è invece di nuovo D'Alessandro a far correre gli ultimi brividi ai tifosi del Perugia con un calcio di punizione mal calibrato che si perde sul fondo sopra la traversa fra i fischi dei tifosi biancorossi. Cosmi e i suoi ragazzi esultano, ma è soltanto il primo round.

La partita decisiva, la finale di ritorno, si disputa infatti martedì 26 agosto 2003 in Germania, alla Wolkswagen Arena di Wolfsburg.  Cosmi carica a dovere la squadra in modo da non avere un impatto sbagliato con l'importante sfida. Il Grifo scende in campo con Kalac, Diamoutene, Di Loreto, Aloui, Ze Maria, Giovanni Tedesco, Obodo, Fusani, Grosso, Vryzas e Bothroyd.

Gli umbri impattano bene la gara e si rendono subito pericolosi con Vryzas e Ze Maria. Fra i tedeschi è invece sempre D'Alessandro il più pericoloso e a far correre un brivido a Kalac. Gli ospiti tuttavia si salvano, e dopo il rischio corso trovano il vantaggio. Ze Maria si guadagna e calcia una punizione dalla trequarti offensiva e scodella in area per Giovanni tedesco, il capitano stacca bene di testa e trova l'angolino, firmando lo 0-1.

La gara si mette in estrema salita per i tedeschi, la cui reazione è tuttavia piuttosto rabbiosa. Prima capitan Schnoor calcia di poco a lato, sfiorando il palo, poi Petrov con un gran calcio di punizione scalda le mani a Kalac e la palla, sulla respinta del portiere australiano, si stampa sul legno prima di andare sul fondo.

I toni agonistici salgono e i tedeschi perdono la testa al 42': Thiam e Vryzas vengono alle mani, il greco è spinto a terra e mentre sta cadendo è colpito da Rytter. L'arbitro grazia quest'ultimo ed estrae invece il cartellino rosso all'indirizzo del primo.  La prima frazione si chiude così con il Perugia in vantaggio di un goal e di un uomo.

Il canovaccio tattico del secondo tempo vede i tedeschi lanciarsi all'attacco alla disperata ricerca dei goal qualificazione, e il Perugia cercare di sfruttare gli ampi spazi concessi dai loro avversari in contropiede. Kalac fra i pali fa buona guardia, e su una delle loro ripartenze gli umbri trovano la rete del definitivo k.o. allo scadere. Vryzas fugge sulla sinistra e mette basso in mezzo, dove Diamoutene, che aveva avviato l'azione, fa un velo per Berrettoni, subentrato a Bothroyd. 

Il giovane attaccante scuola Lazio prende la mira e con una gran botta sotto la traversa sigla il definitivo 2-0 per la squadra di Cosmi. Prima del fischio finale, c'è anche la seconda espulsione della serata, con Klimowicz che guadagna anzitempo gli spogliatoi.

Quando l'arbitro, l'olandese Van Egmond, fischia la fine, scatta la festa per Cosmi e i suoi giocatori, seguiti in trasferta anche da circa 500 tifosi in visibilio: il Perugia vince l'Intertoto e vola in Coppa UEFA.

"Vorrei che tutti provassero quello che sto provando io adesso,  - dichiara a caldo ai microfoni di 'Umbria Tv' l'allenatore biancorosso - e forse non mi rendo ancora pienamente conto di quello che abbiamo fatto. Entriamo in Coppa UEFA a testa alta, basta guardare i numeri. Per questo confesso che per me, che sono nato col mito del 'Perugia dei Miracoli', questa è la vittoria della vita ". 

Gaucci corona il suo sogno di riportare gli umbri in Europa 24 anni dopo l'impresa del 'Perugia dei Miracoli' di Ilario Castagner. La favola degli umbri proseguirà per qualche mese in Coppa UEFA: il Perugia elimina infatti gli scozzesi del Dundee e i greci dell' Aris Salonicco, ma viene poi eliminato dal PSV Eindhoven nei sedicesimi di finale.

E in campionato le cose non andranno meglio: la squadra chiude il girone di andata al penultimo posto con appena 10 punti. A gennaio arrivano importanti rinforzi per cercare di raddrizzare la situazione, su tutti Di Francesco, Hubner e Ravanelli, ma gli umbri chiudono quartultimi e devono giocarsi lo spareggio salvezza contro la Fiorentina, sesta in Serie B.

I toscani si impongono 1-0 all'andata e pareggiano 1-1 al Curi, determinando così la discesa in Serie B della squadra di Cosmi nemmeno 10 mesi dopo l'impresa di Wolfsburg,  che resta fra le più belle della storia del club.

I TABELLINI DELLE FINALI 

Andata - Perugia, Martedì 12 agosto 2003

PERUGIA-WOLFSBURG 1-0

MARCATORI: 38' Bothroyd

PERUGIA (3-5-2): Kalac; Diamoutene, Di Loreto, Alioui; Zé Maria, Tedesco (46' Do Prado), Obodo, Fusani, Grosso (87' Loumpoutis); Bothroyd, Vryzas (77' Berrettoni). All. Cosmi

WOLFSBURG: Jentzsch, Franz, Schnoor, Biliskov, Müller, Thiam, Weiser, Petrov, D'Alessandro, Topic, Klimowicz. All. Röber.

Arbitro: Gomes Costa (Portogallo)

Spettatori: 25 mila circa

Ritorno - Wolfsburg, Martedì 26 agosto 2003

WOLFSBURG-PERUGIA 0-2

MARCATORI: 17' Tedesco, 90' Berrettoni

WOLFSBURG:  Jentzsch, Franz, Rytter, Streit (46' Hrgovic), Thiam, Schnoor, Weiser, D'Alessandro, Topic (13' Müller, 60' Karhan), Klimowicz, Petrov. All. Röber

PERUGIA (3-5-2): Kalac; Diamoutene, Di Loreto, Alioui; Zé Maria, Tedesco, Obodo, Fusani, Grosso (60' Lompoutis), Vryzas (90' Do Prado), Bothroyd (64' Berrettoni). All. Cosmi

Arbitro: Van Egmond (Olanda)

Espulsi: 42' Thiam (W), 90' Klimowicz (W)

Spettatori: 10 mila circa

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