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Matias Arezo NxGnGetty/Goal

Matias Arezo: la nuova macchina da goal dell'Uruguay sulle orme di Luis Suarez

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Sebbene il 2021 sia soltanto appena iniziato, il gioiellino del River Plate di Montevideo Matias Arezo ha già fatto capire che ha intenzione di riprendere esattamente da dove si è fermato nel 2020.

Il 18enne attaccante ha avuto bisogno di soli 35 minuti nella prima di campionato del nuovo anno per aprire il suo conto di goal nel campionato di Clausura, inseguendo una palla vagante e calciandola in porta con un cucchiaio dolce dolce sopra la testa del portiere. È stato il suo centro numero 18 in carriera a livello professionistico. Un numero impressionante per un talento che ha già giocato 50 partite in prima squadra.

Arezo ha compiuto 18 anni lo scorso novembre, ma il suo nome circolava già dalla fine dello scorso anno, quando ha colpito tutti con una serie di prestazioni sbalorditive tra campionato uruguagio e CopaSudamericana. Compresa una doppietta per eliminare i colombiani dell’Atlético Nacional al secondo turno. Il percorso del River in Copa si è interrotto bruscamente agli ottavi, uscendo contro l’Universidad Catolica agli ottavi per i goal in trasferta. La reputazione di Arezo, comunque, forte anche degli 8 goal segnati nell’Apertura del suo paese, ha iniziato a crescere. Oggi è considerato uno dei prospetti migliori della nazionale.

Per via del suo fisico e della sua potenza in corsa, si è guadagnato il soprannome di ‘Bufalo’. Nato a Montevideo nel 2002, secondo di quattro bambini in una famiglia che mangia pane e calcio. Uno dei suoi fratelli si chiama Beckham e non c’è bisogno di spiegare il perché. A tre anni, Matias ha iniziato a giocare a calcio a cinque, ma le sue prime esperienze non sono state positive, come ha ricordato a ‘ESPN’.

“Quando ho cominciato a giocare sono andato in porta, ma mi hanno segnato cinque goal. Ho detto ‘no, non ci andrò più’”.

Si è allora spostato a centrocampo, per poi avanzare ancora sulla linea d’attacco quando il River lo ha portato nel proprio vivaio, nella sua pre adolescenza.

“Un allenatore una volta mi ha detto ‘vai avanti, sarai un grande goleador’. Quell’anno ho segnato 40 goal e ho capito che mi piaceva attaccare, ma non difendere".

Da lì, è progredito anno dopo anno. A 15 anni ha ricevuto la sua prima convocazione in prima squadra, anche se non è riuscito a giocare. L’anno dopo JorgeFosatti, ex nazionale uruguagio e allenatore della Celeste, lo ha fatto esordire contro il Progreso. Da quel momento in avanti è stato un perno della squadra. Continuando a segnare goal su goal.

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È stato anche protagonista con la maglia della nazionale, che ha rappresentato sia a livello di Under-15 che di Under-17. Arezo è stato il top scorer della Celeste al Sudamericano in entrambe le categorie giovanili, in entrambi i casi con 5 goal all’attivo.

Se non fosse stato per un infortunio, lo scorso novembre sarebbe stato anche convocato da OscarTabarez nella nazionale maggiore al posto di Luis Suarez, che era risultato positivo al Covid-19.

Matias Arezo Uruguay 2019Getty Images

Il Pistolero è stato ed è l’idolo di una generazione in Uruguay, insieme a Cavani e Forlan, tre nomi che hanno spostato l’attenzione sui talenti offensivi che stava producendo il piccolo paese sudamericano. Lo stesso River Plate è cosciente che prima o poi (più prima che poi) un top club arriverà e porterà via Arezo. Ma il cartellino del prezzo è già stato fissato dal presidente Willie Tucci.

“Il prezzo di Arezo è di 20 milioni di euro. Ci sono stati offerti molti milioni di dollari, ma abbiamo rifiutato”.

Matias, che vive ancora nel quartiere di Nuevo Paris a Montevideo, nella casa di famiglia, ha ammesso al sito del River Plate che certe cifre sono ancora difficili da digerire.

“Non so se mi sia piaciuto o meno sentire quelle parole. Ovviamente ci pensi. Si parla di milioni come se fossero migliaia. Sono giovane, alla mia età non si capisce ancora il significato. Se dovessi fare il salto, di certo, come ho già detto, cercherò di lasciare al River il massimo, perché è il club che mi ha dato tutto”.

Matias Arezo NxGn GFXGetty/Goal

La sua destinazione, comunque, non è ancora chiara. Il Nazional e il Penarol, i club più importanti dell’Uruguay, si sono interessati, ma sembra improbabile se Tucci continuerà a chiedere quelle cifre. Anche Benfica e Siviglia sono ammiratrici del ragazzo, specialmente i portoghesi, qualora dovessero vendere il suo connazionale Darwin Nunez. Il tempo comunque non manca, visto che ‘El Bufalo’ ha appena compiuto 18 anni.

Intanto, il River continua a sperare di competere coi top club in campionato. E più goal segnerà il loro gioiello più brillante, più le loro chances di lottare per qualcosa di importante aumenteranno. Un po’ come gli ammiratori di Arezo. Partita dopo partita. Goal dopo goal.

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