Il 28 maggio, a Manchester, scendono in campo Milan e Juventus in quella che ancora oggi resta la prima e unica finale di Champions League tutta italiana.
Ancelotti schiera la formazione tipo: Dida in porta, Costacurta, Nesta, Paolo Maldini e Kaladze in difesa, a centrocampo Pirlo con Gattuso e Seedorf, Rui Costa alle spalle di Shevchenko e Pippo Inzaghi.
Marcello Lippi, come detto, deve fare a meno dello squalificato Nedved: in porta c'è Buffon, davanti a lui linea a quattro formata da Thuram, Ferrara, Tudor e Montero, a centrocampo da destra a sinistra giocano Camoranesi, Tacchinardi, Davids e Zambrotta, in attacco Del Piero e Trezeguet.
Il Milan parte decisamente meglio e troverebbe anche il vantaggio dopo soli nove minuti di gioco con Shevchenko ma l'arbitro annulla per fuorigioco attivo di Rui Costa, che copre la visuale di Buffon. Il portierone bianconero è il grande protagonista in avvio di gara con una super parata su colpo di testa di Pippo Inzaghi.
La Juventus prova a reagire con alcune folate sulla fascia sinistra di Davids e Zambrotta, ma Lippi prima dell'intervallo perde per infortunio anche Igor Tudor che viene sostituito da Birindelli. In avvio di ripresa entra Antonio Conte, al posto di Camoranesi. Proprio lo storico capitano bianconero sfiora il goal del vantaggio ma il suo colpo di testa colpisce in pieno l'incrocio dei pali a Dida ormai battuto. L'ultimo squillo dei novanta minuti regolamentari, combattuti ma non certo spettacolari
I tempi supplementari iniziano subito con un colpo di scena: Roque Junior, subentrato al 66' al posto di Costacurta, si infortuna ma resta stoicamente in camposeppure a mezzo servizio. Nonostante la superiorità numerica, la Juventus però non riesce a creare chiare occasioni da rete. Il Milan resiste senza troppi affanni e la gara scivola fino ai calci di rigore.
Dida para il primo penalty tirato da Trezeguet, mentre Serginho batte Buffon. Ci pensa Birindelli a riportare il risultato in parità, anche perché Buffon ipnotizza Seedorf. I bianconeri però sbagliano altri due rigori con Zalayeta e Montero, mentre per i rossoneri Kaladze si fa parare il tiro da Buffon ma Nesta non sbaglia: Milan avanti 2-1 prima del quinto ed ultimo rigore.
Sul dischetto per la Juventus va Alessandro Del Piero, uno specialista dagli undici metri, che batte Dida con grande freddezza. Il pallone decisivo è sui piedi di Andriy Shevchenko. Risultato? Buffon da una parte, pallone dall'altra e delirio rossonero.
Il Milan è campione d'Europa per la sesta volta nella sua storia. Paolo Maldini, premiato come man of the match al termine della partita, può alzare al cielo la Coppa dei Campioni da capitano rossonero quarant'anni dopo suo padre Cesare.