Pogba, Chiesa, Aké, Kaio Jorge, Di Maria, Vlahovic, Paredes, De Sciglio, Bremer, Iling Junior e McKennie. No, non è una barzelletta. È l’attualità in casa Juve, è soprattutto una situazione diventata ormai ingestibile. Basti pensare all’imminente impegno contro il PSG, che la Vecchia Signora dovrà affrontare senza ben undici giocatori. Un’intera squadra, di livello, fuori.
Ogni partita dei bianconeri, infatti, rappresenta un calvario. E il riferimento non va all’esposizione stilistica di una truppa al momento settima in campionato, nonché già eliminata dalla Champions League. Bensì il concetto abbraccia l’annoso tema infortuni.
Non si capisce come sia possibile – numeri alla mano – proporre un bollettino di guerra simile. Tra lungodegenti e ripetuti stop di natura muscolare. Insomma, impossibile trovare un principio di continuità. O meglio, finora, Madama ha saputo rinvenirla solo in infermeria. Un dato allarmante, che non può essere minimizzato.
Max Allegri, interpellato a più riprese sul tema, ha sempre dichiarato di non essere preoccupato. Una strategia comunicativa atta a difendere il suo gruppo di lavoro. Più che comprensibile, dal punto di vista del tecnico, ma la morale non cambia: la Juve ha un grossissimo problema da risolvere.
Ecco quindi i tentativi interni, vedi – post disfatta di Monza – decidere di responsabilizzare ulteriormente Giovanni Andreini, sbarcato in estate alla Continassa con la qualifica di Head of Performance.
Ora, al netto delle competenze dei protagonisti, è incontrovertibile constatare come il quadro sia persino peggiorato. D’altra parte, diventa doveroso chiedersi come sia possibile essere giunti a questo punto di non ritorno: preparazione pre-campionato errata? Strategie fallimentari? Modus operandi collettivo vetusto? In sostanza, i dubbi non mancano. E mettono nel mirino un’altra figura apicale dello staff di Allegri, Simone Folletti, il responsabile della preparazione atletica.
Giusto per rimanere in tema, è dell’ultim’ora il ko di McKennie: uscito all’intervallo nella trasferta di Lecce per un problema al retto femorale. Una volta smaltito l’edema, via esami strumentali, l’americano saprà quanti giorni occorreranno per il completo recupero. Ma le sensazioni non sono buone e, in vista dei Mondiali, tremano pure gli States.
GettyAltro giro, altro problema per Pogba: risentimento muscolare alla coscia, causato verosimilmente dal lungo periodo di inattività. Nessuna speranza che l’ex Man United possa farcela per le ultime partite del 2022 juventino, ed è ufficiale che non prenderà parte alla spezione transalpina in Qatar. Come si dice, già? Piove sul bagnato. Ecco.
Allegri per il PSG potrà confidare solamente sul rientro di Locatelli, indisponibile nella trasferta salentina per motivi personali, pronto ad agire da regista nel 3-5-2 in rampa di lancio. Allarme rosso, rossissimo, con alle porte quattro impegni che potrebbero segnare indelebilmente la stagione juventina. Un’Europa League da conquistare, l’obiettivo (minimo) quarto posto da tenere vivo. Dovendo fare a meno, quantomeno per dopodomani, di undici calciatori. Auguri.


