Per la Juventus è tempo di tornare a fare sul serio. Dopo lo stop forzato causa Coronavirus, la semifinale di ritorno di Coppa Italia col Milanrimetterà in moto il calcio italiano.
Maurizio Sarri non dimentica quanto fu tirata la sfida d'andata e, a 'Sky', mette in guardia CR7 e soci in vista di venerdì sera.
"Le partite col Milan quest'anno sono state tutte difficili, sia in campionato che in coppa. Il risultato delll'andata non ci garantisce niente, le squalifiche mi fanno pensare che giocheranno in modo competitivo. E' una partita apertissima".
Coppa Italia, corsa Scudetto e marcia Champions: la Juve, da qui ad agosto, non si annoierà.
"Abbiamo la fortuna di giocare per tre obiettivi, ci può consentire di focalizzare motivazioni su un obiettivo per volta. Può essere importante e vantaggioso".

Dal calendario ai singoli: si parte con Pjanic, sul cui futuro aleggiano dubbi.
"L'ho trovato molto meglio di quando abbiamo interrotto la stagione, ho parlato molto con lui. E' straordinario e non può permettersi 4-5 gare sotto standard come avvenuto. Lui è d'accordo con me, non ha avuto la forza di reagire dopo qualche gara sbagliata, ma deve convincersi che è un grande giocatore e può succedere a tutti. Non bisogna perdere convinzione e rialzare la testa. Ha fatto un buon percorso mentale e negli ultimi allenamenti l'ho visto molto bene".
Detto di Pjanic è il turno di Dybala, ormai prossimo al rinnovo con Madama.
"E' un giocatore fenomenale, anche se tatticamente è difficile far coesistere due giocatori simili (l'altro è Cristiano Ronaldo, ndr). Possono farci la differenza, non è semplice farli giocare insieme, ma con queste qualità tecniche e fisiche possono fare la ifferenza in qualsiasi momento e la squadra deve adeguarsi a loro in entrambe le fasi. L'area così resta un po' vuota, ma è una difficoltà piacevole".
La ripresa del campionato vedrà un trio a contendersi lo Scudetto: Juve, Lazio e Inter.
"Con 12-13 partite da giocare sono aperte tutte le possibilità, perdere punti in questa fase è facilissimo".
Sarri, poi, recrimina per gli infortuni che hanno condizionato l'annata bianconera.
"La rosa ampia ce l'abbiamo, ma purtroppo in questa stagione c'è stata solo sulla carta. Abbiamo avuto infortuni come quelli di Demiral, Chiellini e Khedira oltre ai problemi di Rabiot e Ramsey: abbiamo affrontato gli impegni con un organico meno competitivo di quello che è in realtà".
Ripartire dopo tanti mesi di stop, rappresenta un rebus difficile da decifrare. Anche per Sarri.
"Nessuno sa a che punto siamo, lo dirà il campo. Siamo post-interruzione anomala, di solito è 'attiva' mentre stavolta è stata 'passiva' perchè trascorsa sul divano. E perchè allenamenti, a parte quelli svolti in casa, non se ne potevano fare. In partita sarà diverso".
"Il Lione? Faccio io una domanda: meglio giocare una gara dopo 5 mesi o dopo 14 partite in poche settimane? Non lo so... Solitamente una lunga pausa si paga, ma non si paga nella prima partita. Nella gara secca non si avranno grosse ripercussioni".


