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Josip Ilicic Atalanta Valencia Champions LeagueGetty

Real-Atalanta, Ilicic torna in Spagna un anno dopo il poker al Valencia

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È passato un anno. Era esattamente lo scorso 10 marzo 2020 e l'Atalanta giocava il ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro il Valencia. In buona sostanza, lo stesso incontro che la Dea di trova ad affrontare adesso contro il Real, visto che anche la partita contro Zidane è valevole per il ritorno degli ottavi.

Dodici mesi, che in realtà sembrano una vita. Già, perché in quella magica serata ci fu un mattatore assoluto: Josip Ilicic. Lo sloveno attraversò il punto più alto della sua carriera, aveva l'Europa ai suoi piedi e c'era chi addirittura parlava di Pallone d'Oro per l'ex Palermo.

Ma ricordiamo brevemente quella partita. Dopo il 4-1 dell'andata, l'Atalanta volava in Spagna sicura delle sue chances di passare il turno. Il Valencia diede però filo da torcere alla squadra di Gasperini, con addirittura tre goal segnati. Ma i padroni di casa del Mestalla non fecero i conti con un Josip Ilicic in formato supereroe.

Valencia Atalanta IlicicGetty

Quella partita rappresentò la consacrazione definitiva in Europa per Josip Ilicic, autore addirittura di un poker e di una serie di giocate che lasciarono tutti a bocca perta, per primi i difensori del Valencia. Due rigori segnati, due magie. Stese la squadra spagnola praticamente da solo, staccando il pass per l'Atalanta per i quarti di finale.

Basti pensare che prima di quella sera, l'ultimo giocatore a segnare quattro goal in un match di Champions League con una squadra italiana era stato Andriy Shevchenko, nel novembre 2005 contro il Fenerbahçe, con il Milan. Dopo di lui solo Josip Ilicic, peraltro in una squadra come l'Atalanta, che si affacciava in Champions League da assoluta cenerentola.

Fino a quella data del 10 marzo 2020 (tanto per far capire la dimensione che viveva Ilicic) era il giocatore che aveva segnato più di tutti nei top 5 campionati europei in tutte le competizioni nell'anno solare. Insomma, un Dio del calcio.

E poi allora che è successo? Beh, di tutto e di più. Ilicic toccò il picco della sua stagione e della sua carriera in quella serata del Mestalla, ma poi fu una lenta e inesorabile discesa. Prima un infortunio, poi dei problemi privati e personali, sui quali l'Atalanta non fece mai pubblicamente luce, per rispettare la privacy del giocatore.

Lo sloveno di fatto saltò in gran parte il finale di campionato e di Champions League della scorsa stagione, compresa la doppia sfida ai quarti contro il PSG. Prima dell'inizio della stagione attuale, Gasperini aveva addirittura annunciato che Ilicic non faceva più parte dell'organico della Dea. Era in Slovenia con la famiglia, non aveva fatto il ritiro con il resto della squadra e non si sapeva se e quando lo sloveno sarebbe tornato.

Poi a ottobre la luce in fondo al tunnel. Si comincia ad allenare con la squadra, gioca qualche partita ma è lampante che siamo di fronte ad un Ilicic diverso da quello che illuminava il palcoscenico del Mestalla. La definitiva uscita dal tunnel arriva il 15 novembre 2020, con il ritorno al goal nella sfida tra Slovenia e Kosovo.

Da quel momento Ilicic è tornato a bruciare le tappe, rivelandosi però soltanto a sprazzi e a fiammate sui livelli di Valencia: ad esempio soprattutto nella sfida contro il Milan a San Siro, lo sloveno incantò nuovamente l'Italia con le sue giocate, che mancavano da troppo tempo a Gasperini e ai tifosi della Dea. Al termine della partita, alcune dichiarazioni che misero la pietra tombale sul periodo buio ormai alle spalle:

"Io mi sento un uomo molto felice, perché riesco a giocare a calcio. E’ la cosa che amo di più insieme alla mia famiglia e voglio continuare a farlo finché ci riesco".

Parole che sono musica per le orecchie di tutti gli appassionati di calcio. Da quel momento contro il Milan, Ilicic si è dimostrato però ancora troppo altalenante nelle sue prestazioni, ma arriva il destino a tendergli una mano: ad un anno esatto di distanza, in un ottavo di finale in Spagna, Josip Ilicic potrebbe chiudere il cerchio e riprendersi la scena.

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