Il rigore assegnato in pieno recupero al Napoli nel posticipo di domenica sera ha fatto infuriare il Cagliari ma, ospite a 'La Domenica Sportiva', a fare definitivamente chiarezza sull'episodio incriminato è stato direttamente il designatore Nicola Rizzoli .
Con DAZN segui la Serie A IN STREAMING, LIVE E ON DEMANDIl dubbio infatti non era sul tocco di mano di Cacciatore ma sulla posizione del suo braccio, proprio al limite dell'area di rigore e impossibile da stabilire con esattezza a occhio nudo.
Dopo essere stato richiamato al VAR però l'arbitro non ha avuto alcun dubbio e ha assegnato il rigore della vittoria al Napoli tra le veementi proteste del Cagliari.
Proteste che secondo Rizzoli non sono però motivate dai fatti dato che, in questo caso, il VAR non può sbagliare.
"Bisogna fidarsi della tecnologia, non dell’arbitro. Il sistema ha una linea vettoriale precisa al centimetro sia in orizzontale che in verticale che fa la proiezione del pallone nel momento in cui viene toccato dal braccio. E’ una cosa precisa che certifica che la palla è dentro. L’importante è dove è il pallone nel momento in cui tocca il braccio. Non ci sono dubbi se è dentro o fuori , perché è su una linea precisa. Basta che tocchi la linea per essere dentro".
Quindi Rizzoli ribadisce come in questo caso non ci sia stato alcun errore arbitrale e chiede maggiore fiducia nel VAR.
"Il VAR fa parte del processo decisionale dell’arbitro. Dà la possibilità di vedere tipi di azioni e dinamiche che sono sfuggite all’arbitro. Non servirà mai a togliere la polemica, che fa parte della cultura italiana in generale come il sospetto. Per fare un salto di qualità bisognerebbe avere più fiducia nei giudizi e sul perché sono prese certe decisioni. Forse dovremmo spiegarle meglio, ma se dall’altra parte ci sono persone che vogliono ascoltare...".




