Pubblicità
Pubblicità
Fagioli Lecce JuveGetty Images

L’uomo del momento alla Juventus: ora Fagioli punta anche l'Inter

Pubblicità

È proprio vero, alle volte nel calcio basta poco. Per affermarsi, per cambiare il corso degli eventi, per trasformare una carriera. Lo sa bene Nicolò Fagioli, finito nelle retrovie in questa prima parte di stagione, divenuto nelle ultime due gare l’uomo del momento in casa Juve. Una rete da tre punti a Lecce, un’ottima prestazione contro i mostri sacri del Paris Saint-Germain.

Eleganza, qualità e personalità. Nulla di anormale per chi nella passata annata calcistica è stato eletto il miglior giovane della cadetteria, con tanto di ruolo illustre nella promozione della Cremonese; un percorso costantemente in ascesa che sottolinea candidamente le abilità del prospetto.

Poi, certo, la maglia della Juve pesa. Concetto ribadito a più riprese da Max Allegri che, comunque, ha avuto modo di capire quanto Fagioli possa essere incisivo. In futuro, magari, agendo da regista moderno. Il presente, invece, parla di una mezzala con i tempi giusti e che si candida autorevolmente a una seconda casacca da titolare in vista del derby d’Italia.

Domenica sera sarà difficile per il tecnico livornese non puntare immediatamente sul 21enne di Piacenza. Insomma, perché toccare i meccanismi che stanno iniziando a funzionare? Ragion per cui, immaginare una nuova partenza dall’inizio per il 44 bianconero rappresenta un’opzione più che credibile e spendibile.

E pensare che, prima della trasferta salentina, Fagioli aveva maturato solamente sette minuti a Firenze, ventotto contro la Salernitana, quattro a Monza e venti tra le mura amiche con il Benfica. Un magro bottino che aveva iniziato ad alimentare qualche chiacchiericcio di mercato. D’altra parte, stando ai ben informati, ci sarebbe mezza Serie A disposta ad accogliere le qualità di Nicolò, che però ha sempre detto di volersi giocare le sue chance a Torino.

Il rinnovo, siglato ad agosto, non è stato casuale. Fagioli ha dato priorità a Madama e, dopo essere stato rassicurato sulla sua centralità nel progetto, ha scelto di apporre l’autografo fino al 2026. Nonostante le sirene straniere sempre allettanti.

Un atto d’amore e di lealtà, proposto da chi – a costo zero – avrebbe potuto decidere di optare per un’altra destinazione. Così non è stato e, alla lunga, questa potrebbe rivelarsi la miglior decisione possibile. Per Fagioli stesso, sempre più maturo. Per la Juve, che ha in mano un gioiellino, uno che se dovesse esplodere potrebbe comportare enormi benefici in chiave progettuale.

Da Fagioli a Miretti, passando per Soulé e Iling Jr. la Juve – per quanto riguarda il settore giovanile – ha svolto un lavoro certosino negli ultimi anni. Un operato meticoloso impreziosito dalla lungimiranza degli scout e dagli staff delle varie Under.

Ecco, ora tocca ad Allegri miscelare nel migliore dei modi i frutti. Tenendo conto della volubilità della materia, dei rischi della stessa, ma anche della bontà. In quanto non è un caso che, ultimamente, dalla Juve stiano emergendo talenti su talenti. Uno di questi, giustappunto, si chiama Fagioli. 

Pubblicità

ENJOYED THIS STORY?

Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

0