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Fagioli JuventusGetty Images

Juventus, Fagioli si conferma col PSG: ora merita più spazio

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In un inizio di stagione segnato da tantissimi problemi la luce in fondo al tunnel imboccato dalla Juventus ha un volto e un nome, quelli di Nicolò Fagioli, talentuoso centrocampista classe 2001 che in pochi giorni si è preso la scena dimostrando che a certi livelli ci può stare, eccome.

Riguardando il secondo tempo giocato da Fagioli contro il Lecce, con tanto di goal 'alla Del Piero', e soprattutto l'ottima prestazione sfoderata mercoledì sera contro il PSG al debutto da titolare in Champions League la domanda è una sola: perché? Perché è stato necessario attendere fine ottobre per vedere Fagioli mentre nel centrocampo della Juventus, peraltro orfano di Pogba, si alternavano senza brillare praticamente tutti gli altri compagni di reparto?

Prima di Lecce, Fagioli aveva giocato sette minuti a Firenze, ventotto in casa contro la Salernitana e quattro nel finale della trasferta di Monza per un totale di 39 minuti totali in undici giornate di campionato a cui vanno aggiunti i venti minuti della gara casalinga in Champions League contro il Benfica.

Un minutaggio decisamente basso, tanto che fino a una settimana fa sembrava probabile che il ragazzo a gennaio potesse lasciare nuovamente la Juventus in prestito. Ipotesi non ancora scongiurata ma oggi decisamente più lontana.

Dopo la perla di Lecce, infatti, Fagioli ha mostrato anche contro i fenomeni del PSG di poter quantomeno stare nella rosa di questa Juventus senza sfigurare. Anzi. E la conferma arriva anche dai freddi numeri: 96,7% di passaggi completati – il migliore in campo -, 3 passaggi chiave, 7 lanci lunghi riusciti su 7 e 1 cross e 1 dribbling riusciti. Mica male per uno che secondo qualcuno deve ancora farsi le ossa.

Fagioli Lecce JuveGetty

Nell'ultima stagione Fagioli è stato assoluto protagonista con la Cremonese in Serie B, collezionando 3 goal e 7 assist in 33 presenze. La qualità, insomma, c'è. Ora tocca lavorarci e fare crescere un ragazzo sul quale peraltro proprio Allegri qualche anno fa aveva già speso parole importanti.

"Noi abbiamo un ragazzo del 2001 che si chiama Fagioli. Veder giocare a calcio quel ragazzo è un piacere, perché conosce il calcio, i tempi di gioco, come ci si smarca, quando si passa la palla e come la si passa. Veramente, è un piacere vederlo giocare".

Giocare, appunto, quello che Fagioli in questa stagione ha fatto troppo poco e che adesso meriterebbe di fare con maggiore continuità. Aspettando che i 'colpi' di mercato dimostrino sul campo di valere l'investimento compiuto dalla società la scorsa estate. Ogni riferimento a Paredes e Pogba non è puramente casuale.

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