
Un Gonzalo Higuain da record. Nel 2015/2016 il Pipita fa accarezzare al primo Napoli di Maurizio Sarri uno Scudetto svanito con l'ennesimo trionfo della Juventus, un anno in cui gli azzurri e l'argentino sognano ad occhi aperti.
E' il Napoli reduce dal ciclo Benitez, esauritosi col mancato approdo in Champions e l'uscita di scena in semifinale di Europa League col Dnipro che grida ancora vendetta. Ad apporre la croce su un'annata agrodolce è proprio Higuain, che nell'ultima giornata contro la Lazio fallisce un rigore decisivo nel ko del 'San Paolo' lasciando fuori i partenopei dalla Coppa dalle grandi orecchie.
In estate De Laurentiis volta pagina: adios Rafa e scelta ricaduta su Sarri, l'uomo venuto da Empoli che ha mandato Napoli in estasi. Gonzalo ha il morale sotto i tacchi per l'epilogo del 2014/15, ma a rivitalizzare il '9' e l'intero gruppo ci pensa il mister tutto tuta e sigaretta.
Sarri tocca le corde giuste, fornisce nuovi stimoli a Higuain azzerandogli i fantasmi della stagione appena trascorsa e costruisce una squadra capace di sfruttare nel miglior modo possibile la classe del Pipita.
"E' un ragazzo molto sensibile - dichiara l'allenatore ai cronisti - Ha bisogno di una persona vicino che lo sproni continuamente, ma che in certi momenti lo lasci anche sereno".
"Per me è il 9 più forte al mondo. È un potenziale Pallone d'Oro. Se nel futuro non lo vincerà, sarà una testa di c***o".
Al netto di una partenza complicata (2 punti in 3 partite contro Sampdoria, Sassuolo ed Empoli) il Napoli comincia a macinare gioco e punti. Il Sarrismo prende forma nel pomeriggio del 'Castellani', fondamenta del 2015/2016 da record di Higuain. Alla terza stagione sotto al Vesuvio l'albiceleste è indemoniato, ancor più di quanto lo fosse con Benitez. I goal di Gonzalo in tutto saranno 38, 36 dei quali in campionato e 2 in Europa League. Trentasei perle distribuite tra guizzi, opportunismo, qualità e prodezze balistiche. Per buona pace di Gunnar Nordahl, l'uomo venuto dalla Svezia il cui primato di 35 reti in A stabilito nel '49/50 col Milan viene sbriciolato dallo tsunami Higuain (nel 2019/2020 emulato da Immobile).
Si parte a fine agosto con l'illusoria doppietta rifilata alla Samp (2-0/2-2) alla seconda giornata, poi nasce il Napoli di Sarri, con annesso 'show' del Pipita. Dopo il rattoppo di Empoli gli azzurri si muniscono di inchiostro e penna per scrivere le pagine più esaltanti del club dopo l'era Maradona. Napoli-Bruges di EL è il primo mattoncino su cui poggerà l'annata dei partenopei e dell'argentino, che coi belgi gioca solo 20 minuti ma si scatena qualche giorno più tardi in campionato contro la Lazio. Un 5-0 dopo l'altro, Mauricio e Hoedt travolti dalla classe di Higuain che con una doppietta certifica l'uscita dei campani dall'impasse di inizio stagione.
In campionato sono già 4 goal in 4 partite, ma il bello deve ancora venire. Il 26 settembre 2015 al 'San Paolo' arriva la Juve di Allegri, battuta 2-1 con timbro - manco a dirlo - anche dell'ex bomber Real, divenuto il Masaniello del popolo azzurro. I sigilli in Europa League contro Legia e Midtjylland contribuiscono al monopolio del Napoli nel girone e lo spingono ai sedicesimi, dove però a dire stop al percorso continentale sarà il Villarreal. Col senno di poi, visto ciò che Higuain e soci sono riusciti a fare in campionato, un'uscita di scena quasi indolore.
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GettyGià, perchè a fine ottobre il bottino stagionale di Gonzalo ammonta a 10 goal: 8 in Serie A (dopo Samp, Lazio e Juventus, vittime dell'argentino una dietro l'altra Fiorentina, Chievo e Palermo) e i 2 a polacchi e danesi in EL. Tecnica, potenza e precisione: sono trascorsi solo 2 mesi.
E' il miglior Higuain di sempre, carico nei piedi e nella testa: 'matate' Udinese e Verona, il 30 novembre 2015 a Napoli fa capolino l'Inter di Mancini, in quel momento regina del campionato. 'Pronti-via' e il Pipita mette subito le cose in chiaro sbloccando il risultato con un destro rabbioso, nella ripresa il bis lanciato in corsa verso la porta. Napoli 2, Inter 1: Fuorigrotta osanna il suo bomber e pensa in grande. Un sogno da cui la 'banda' Sarri si sveglia nel turno successivo a Bologna, perdendo 3-2 in una gara dove c'è comunque la - doppia - 'griffe' di Higuain, che sale così a 14 goal in 15 giornate (16 stagionali). Inarrestabile.
Inarrestabile perchè nelle seguenti 5 partite di campionato arrivano altre doppiette: quella all'Atalanta a Bergamo e quella nell'1-5 di Frosinone, che laurea il Napoli campione d'inverno al giro di boa davanti all'Inter e a una Juve che intanto risale la china dopo una partenza flop. Entusiasmo e ambizioni del genere, ai piedi del Vesuvio, non si registravano dagli anni di Diego.
"Sarri in pochi minuti mi ha convinto a restare, l'ho ringraziato - commenta l'attaccante a 'Sky' e 'Mediaset' - A livello personale ho trovato una tranquillità che prima non avevo. Mi ha migliorato e ha contribuito a farmi trovare la tranquillità, è stato bravissimo".
Nelle prime 5 partite di ritorno il Pipita va sempre a bersaglio: 2 goal al Sassuolo, uno a Sampdoria, Empoli, Lazio e Carpi. Il 13 febbraio 2016 però il Napoli cade allo 'Stadium' sotto i colpi di Zaza e viene scavalcato dalla Juventus, che mette la ciliegina sulla clamorosa rimonta in classifica (15 vittorie consecutive) e fa crollare improvvisamente i sogni di gloria degli azzurri, rimasti dietro ai bianconeri fino alla fine.
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GettyL'1-1 casalingo col Milan conferma che gli uomini di Sarri hanno accusato il colpo e consente alla Juve di scappare, ma Higuain di fermarsi non ci pensa nemmeno. I goal a Fiorentina, Chievo, Palermo, la doppietta al Genoa e il sigillo contro l'Udinese, ad inizio aprile, attestano lo score personale del campione sudamericano a 30 reti in 31 giornate di Serie A. In Friuli però, ironia della sorte, a porre fine al sogno Scudetto del Napoli è proprio lo scatto d'ira di Higuain, che in un ko che sa di resa segna ma viene anche espulso. Gonzalo squalificato 4 giornate - diventate 3 grazie al ricorso parzialmente accolto: salta Verona, Inter e Bologna.
Se il tricolore ormai è andato, il record di Nordahl vacilla: per frantumarlo servono 6 reti in 4 partite. Un'impresa per molti ai limiti dell'impossibile ma non per Higuain, in stato di grazia e voglioso di rifarsi dopo la parentesi negativa di Udine.
Contro la Roma l'argentino rimane a secco, le cartucce da sparare si riducono, ma la stagione del Napoli si chiude nel modo che ormai qualcuno considerava fantascienza: il primato di Gonzalo. La doppietta all'Atalanta e la marcatura col Torino portano Higuain a 33 goal in campionato, il 14 maggio 2016 al 'San Paolo' arriva il già retrocesso Frosinone e al Pipita per fare la storia servono 3 reti.
Piove a dirotto, lo stadio è pieno come un uovo per dire grazie al Napoli di Sarri e spingere l'argentino verso il record. Finirà 4-0, in un festival del goal inaugurato da Hamsik e impreziosito dalla tripletta di Higuain. Tre ne servivano, tre ne ha fatti. In 20 minuti! Cose da pazzi.
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GettyI primi due sono tap-in sotto porta su assist di Allan e Hysaj, mentre quello che fa scendere il fenomeno Nordahl dal gradino più alto del podio è una perla di rara bellezza. Da album Panini. Mertens scodella al limite, Higuain addomestica col petto il pallone e si inventa una rovesciata da fuori area che uccella Zappino e fa esplodere un 'San Paolo' in delirio. Trentasei goal in una sola stagione di Serie A, superati i 35 di oltre mezzo secolo fa del compianto bomber scandinavo.
"E' un momento meraviglioso della mia carriera - le parole della punta a 'Sky' - ringrazio chi mi ha aiutato, la mia famiglia e Napoli. Questa città mi ha dato tanto".
Il Napoli di Sarri finisce secondo tra applausi e certezze, il Pipita - che in estate da eroe diventerà idolo 'ripudiato' per via del trasferimento alla Juve - entra nella storia del nostro calcio. Un 2015/16 da film.


