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2020-03-11 Gasperini AtalantaGetty Images

Gasperini risponde al Valencia: "Polemica offensiva, ho rispettato i protocolli"

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Gian Piero Gasperini non ci sta. Dopo aver rivelato di essere stato positivo al Coronavirus in occasione della sfida di Champions contro il Valencia, il tecnico dell'Atalanta replica alle accuse provenienti dalla Spagna.

Gasp parla a 'Sky', discolpandosi e gettando acqua sul fuoco delle polemiche nate in seguito alle sue parole. Per le quali il Valencia avrebbe anche chiesto all'UEFA di intervenire.

"E' una polemica molto offfensiva, io ho rispettato tuti i protocolli. Sono stato in quarantena finchè non siamo tornati ad allenarci, l'ho scoperto a maggio, mi sono guardato indietro e ho pensato di aver avuto il malessere in quella circostanza".

"Non ho mai avuto febbre nè problemi polmonari, quando sono partito da Bergamo stavo bene. Il problema l'ho avuto la sera e il giorno dopo e quelli successivi a Zingonia, ma che sia stato dovuto a quello l'ho supposto".

Il calcio italiano sta per ripartire.

"Gli stimoli saranno molto forti, era una stagione entusiasmante spezzata da una tragedia mondiale e in particolare Bergamo e Brescia. Abbiamo pagato tutti, per questo certe polemiche fanno ancora più male".

"Giocare senza pubblico toglie tanto, ma è un'emergenza che stiamo provando a tamponare per far ripartire il calcio che è un'industria. Sarà diverso rispetto a prima, giocare col caldo, le 5 sostituzioni. Non dovremo crearci alibi e sapere che è così e fare il meglio possibile".

Sulla favola europea, le ambizioni dell'Atalanta restano intatte.

"La Champions per noi è fantastica, è la prima volta e avremmo voluto giocare in stadi prestigiosi con pubblico. compreso Valencia. Vedremo ad agosto, le nostre motivazioni sono fortissime ma il livello è alto. Per il momento dobbiamo mantenere questa posizione in campionato per poter rigiocare la prossima edizione".

Tra Gasp e la Dea il rapporto è solido, ma il tecnico si concentra sul presente.

"Firmare a vita? Il legame è già molto forte, nel calcio i contratti a vita non esistono, ma c'è la voglia di continuare a vivere un momento interrotto con dolori e migliaia di morti. Stiamo cercando di ripartire".

"Speriamo di poter far festa coi tifosi, vorrebbe dire che è ripartito un po' tutto: speriamo che questo maledetto virus venga debellato definitivamente. La speranza è tornare alla normalità".

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