Pubblicità
Pubblicità
Felipe Melo JuventusGetty Images

Felipe Melo alla Juventus: una storia da dimenticare

Pubblicità

No, non è stata un'avventura felice. Tutt'altro. Il protagonista della vicenda è il vulcanico Felipe Melo, che nel recente passato ha avuto un acceso botta e risposta con Giorgio Chiellini all'insegna dei tempi andati e, soprattutto, a testimonianza di come il matrimonio tra il centrocampista brasiliano e la Juventus non abbia lasciato ricordi particolarmente rosei.

Erano gli anni di una Vecchia Signora sperimentale: in campo e fuori. Con Giovanni Cobolli Gigli, Jean Claude Blanc e Alessio Secco a sostituire la Triade, messa alla porta in concomitanza con l'uragano Calciopoli. 

Spazio a una rivoluzione. Spazio a diversi innesti. Tra cui quello del mediano brasiliano, approdato all'ombra della Mole nell'estate del 2009, a fronte di una spesa di 25 milioni. Nell'ambito della stessa operazione, il passaggio di Marco Marchionni alla Fiorentina per 4,5 milioni. Insomma, uno scambio in trattative separate.

La grande illusione, la trasferta di Roma - sponda giallorossa -, con il colpo esterno della Signora trascinata dalla doppietta di Diego e, appunto, il lampo finale di Felipe Melo. Madama in salsa verdeoro, alle prese apparentemente con due acquisti azzeccati a pieni voti. Bluff.

La Juve della gestione Ciro Ferrara parte bene. Salvo, successivamente, spegnersi in maniera perentoria. Vuoi per un gruppo non unito. Vuoi per la costruzione (lacunosa) di una squadra che avrebbe dovuto fare la voce grossa e che, invece, si ritrova nel bel mezzo della stagione a cambiare guida tecnica, con l'arrivo di Alberto Zaccheroni.

Insomma, fallimento. A dispetto dei grandi investimenti, non ricambiati - eufemismo - sul rettangolo di gioco. Il 4-2-3-1 inizialmente progettato non funziona, così come non funzionano gli apporti anarchici di Felipe Melo. Certo, non solamente per colpa sua.

Felipe Melo juventus

Un'avventura, a distanza di tempo, ricordata così dall'ex 4 bianconero a TuttoJuve.

"Quando c'erano degli infortuni, mancavano dei ricambi e questo non può succedere se ti chiami Juventus. Il primo anno, ad esempio, ad un certo punto mancavano gli attaccanti. Poi ho letto la fake news che mi riguarda, quella in cui si dice che Felipe Melo ha attaccato il club e i tifosi. Come ho già specificato, non ho mai pronunciato queste parole. In Europa faccio il tifo sempre per le italiane".

Poi, l'aneddoto, una destinazione che avrebbe potuto cambiare la carriera del caciatore di Volta Redonda:

"Quando la Juve mi ha poi ceduto in prestito sarei potuto andare al PSG, avevo già parlato con Leonardo ed era tutto fatto ma poi è arrivato il Galatasaray. Quella è stata la decisione più difficile presa, perché là ho vissuto una esperienza totalmente diversa da quella che avrei potuto vivere altrove".

Felipe Melo ha 39 anni. E difende i colori del Fluminense, con orgoglio, dopo aver premuto sull'acceleratore tra Turchia e Palmeiras. Una scelta ben ponderata, nonostante le offerte dall'Europa non mancassero. In definitiva, pura e semplice voglia di tornare nel Paese nativo.

Dell'avventura con la Juve restano 78 presenze e 4 goal. Un biennio tutto fuorché esalante, culminato in una vera e propria rivoluzione. Con gli arrivi di Agnelli, Marotta e Paratici. Con l'arrivo di Conte che, votato al rinnovamento, ha cambiato tutti e tutti. Senza grossi rimpianti. 

Pubblicità

ENJOYED THIS STORY?

Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

0