Premessa: in casa Juve le condizioni di Paulo Dybala non destano la benché minima preoccupazione. L'intero quadro prosegue secondo la tabella di marcia prevista e, anche all'insegna delle sensazioni, si va avanti. Napoli chiama, la Joya non risponderà. Meglio evitare di incappare in brutte sorprese, meglio pensare alla Champions League.
Gli indizi, infatti, portano alla convocazione per l'impegno in terra lusitana. E per Andrea Pirlo, considerando la coperta corta in attacco, la notizia è delle più rosee. A maggior ragione considerando come il 10 bianconero sia ai box da Juve-Sassuolo, 10 gennaio, gara in cui ha rimediato una lesione di basso grado del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro.
Insomma, priorità all'Europa. Senza dimenticare quanto accaduto lo scorso 7 agosto in occasione di Juve-Lione, ovvero quando - in preda alla disperazione - la Signora ha forzato il rientro dell'argentino per cercare di centrare la missione qualificazione ai quarti. Risultato? Eliminazione e ricaduta per Paulo. In parole povere, perseverare avrebbe del delittuoso.
GettyL'attualità passa a Cristiano Ronaldo, Morata e Kulusevski. Con quest'ultimo, ormai, a fungere in pianta stabile da seconda punta. Une crescita esponenziale, quella proposta dallo svedese, che ha portato gli uomini della Continassa a snobbare la sessione invernale. Strategia chiara, quindi, atta a ottimizzare il patrimonio tecnico a disposizione.
Lo spagnolo, che in Coppa Italia contro l'Inter non è neanche entrato a causa di una fastidiosa influenza intestinale, a Napoli dovrebbe ritrovare una casacca da titolare. Chiamatele, se volete, prove generali in vista della trasferta di Oporto.
E quando Alvaro ascolta le note della Champions, si sa, per le retroguardie avversarie non è mai un bel segnale. Figuriamoci, poi, se a comporre il tandem c'è CR7. Superfluo aggiungere altro.
Alle prese con un'annata complicata, Dybala ha fin qui ottenuto 16 presenze e 3 goal. Troppo poco per l'MVP dell'ultima edizione della Serie A, troppo poco per colui che - a suon di prodezze - ha trascinato la Juve di Sarri verso lo scudetto.
E poi, sullo sfondo ma non troppo, resta l'argomento rinnovo. Con la Juve ad aver messo sul piatto un'offerta nell'ultima sessione estiva, e con il diretto interessato a prendere tempo.
Novità, in tal senso, non ce ne sono. Tuttavia, considerando la scadenza datata 30 giugno 2022, non accelerare nel breve termine potrebbe rivelarsi svantaggioso per entrambe le parti. Ma questa è un'altra storia, ancora tutta da scrivere.


