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Dybala JuventusGetty Images

Dybala verso l'esordio in Champions, ma può partire dalla panchina

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La Champions League chiama, la Juventus risponde giocandosi la carta Dybala . Ancora a quota zero minuti stagionali, tra il recupero dell'infortunio patito all'ultimo atto della passata stagione e una debilitante gastroenterite, la Joya contro la Dinamo Kiev otterrà il primo minutaggio stagionale. 

Domani, ore 18.55, ci sarà anche bisogno dell'argentino. Che, quindi, dovrebbe entrare nella ripresa. Sempre ammesso, s'intende, che il 26enne di Laguna Larga non abbia recuperato a tal punto partire dall'inizio. Complicato. In parole povere: autonomia limitata e gestione necessaria.

La palla passa ad Andrea Pirlo che, immaginando un piano gara differente, avrebbe voluto concedere già a Crotone al suo 10 uno spezzone. Insomma, un modo per iniziare a mettere benzina nelle gambe proprio con vista Europa che conta. E invece, l'inferiorità numerica caratterizzata dal rosso di Chiesa ha portato il tecnico bresciano a rivedere il progetto originario.

Detto ciò, all'interno dell'evoluzione aulica tanto bramata dal mister lombardo, Paulo rappresenta una chiave di lettura primaria. A maggior ragione considerando come, tra gli alti e bassi sarriani, sia stato uno dei pochi a salvarsi sempre e costantemente. Il tutto, all'insegna della manifesta personalità.

Ecco perché, a detta dei ben informati, Dybala avrebbe voluto cercare di aiutare i propri compagni a portare a casa l'intera posta in palio dall'Ezio Scida. Classico malumore a caldo, comprensibile e che se non ci fosse rappresenterebbe una notizia preoccupante per Pirlo. Nulla di tutto questo: unità d'intenti, sinergia, alla ricerca del primo colpo esterno dell'annata calcistica in corso.

Senza sottovalutare la componente futuro, con il centravanti albiceleste desideroso di rinnovare il contratto attualmente in scadenza nel 2022. Dialogo avviato da mesi tra le parti, con l'intenzione - reciproca - di arrivare rapidamente alla fumata bianca. A maggior ragione considerando come, ora, il mercato sia chiuso e non siano emerse tentazioni né per il giocatore né per la società.

Visione comune, quindi, chiamata a esaltare le qualità di un prospetto notevole, nonché il secondo epicentro tecnico della squadra dopo CR7. Uno che, se sta bene dal punto di vista mentale, si diverte a giganteggiare.

Musica per le orecchie del Maestro che, fin dalle battute iniziali della sua avventura sulla panchina bianconera, ha fatto capire esplicitamente di voler puntare sul talento cristallino di Dybala.

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