Due settimane dopo l'eliminazione per mano della Croazia, e la successiva decisione di chiudere qui il rapporto col Brasile, per l'ex commissario tecnico Tite i problemi non sono ancora finiti. E quando campo ed extracampo si intrecciano, forse, è ancora peggio.
Basta apprendere quel che gli è accaduto nei giorni scorsi al ritorno dal Qatar per rendersene conto. Secondo il giornalista Ancelmo Gois di 'O Globo', una mattina Tite si è concesso una passeggiata in spiaggia a Barra da Tijuca, una delle zone più chic di Rio de Janeiro. È uscito di casa alle 6 del mattino, un modo come un altro per rilassare la mente e sfuggire all'assedio post Mondiali dei tifosi. Ma non è andata bene.
Tite è infatti stato vittima di una rapina: un malvivente lo ha intercettato durante la passeggiata e gli ha rubato la collana che l'ex allenatore della Seleção portava al collo.
Il problema ulteriore di Tite è che il ladro, evidentemente, è anche un appassionato di calcio. E un tifoso della nazionale brasiliana. Tanto che, giusto per aggiungere la beffa al danno, l'ex ct si è sentito rivolgere delle proteste per la precoce e deludente eliminazione di Neymar e compagni dai Mondiali. Versione che l'ufficio stampa dell'allenatore ha in realtà smentito al portale GE.
In tutto questo, Tite si gode le ferie cercando di dimenticare il Qatar e, magari, preparandosi mentalmente per un ritorno sulla panchina di una squadra di club. Mentre la CBF, ovvero la Confederazione brasiliana, parallelamente continua a valutare opzioni su opzioni per la sua sostituzione.
Tantissimi i nomi in ballo, sebbene in questo momento non vi sia ancora nulla di concreto: dal portoghese Abel Ferreira a Fernando Diniz, passando per profili europei prestigiosi come Carlo Ancelotti, Pep Guardiola e José Mourinho, la caccia al sostituto di Tite è più che mai aperta.