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Guardiola Abel Ferreira Fernando DinizGetty Images

Da Abel Ferreira a Guardiola: chi sarà il nuovo ct del Brasile?

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L'addio era scontato da tempo. A prescindere dall'esito - alla fine rivelatosi negativo - dei Mondiali in Qatar, Tite avrebbe in ogni caso lasciato la panchina del Brasile per dedicarsi a una nuova avventura. E così in effetti è stato: l'ormai ex commissario tecnico, con il contratto in scadenza proprio al termine della competizione, ha annunciato ufficialmente l'addio alla Seleção al 90' del quarto di finale perso ai rigori contro la Croazia.

E ora si passa allo step successivo: chi sarà il nuovo ct del Brasile? Una bella patata bollente per la CBF, la Confederazione brasiliana, costretta a destreggiarsi tra un nugolo di nomi, profili, ipotesi. Tra allenatori stranieri e allenatori locali, tra sogni (quasi) impossibili e realtà molto più solide.

Ecco dunque un quadro completo dei candidati alla panchina di un Brasile che, giocoforza, deve già iniziare a preparare un nuovo ciclo: quello che porterà ai Mondiali del 2026, in programma in Messico, negli Stati Uniti e in Canada.

  • Abel Ferreira Palmeiras Ceará Brasileirão 30 07 2022Cesar Greco/Palmeiras

    IL FAVORITO: ABEL FERREIRA

    Non è brasiliano: è portoghese. Ma ormai, dall'alto dei suoi due anni e passa sulla panchina del Palmeiras (un'eternità per gli standard locali), la differenza laggiù la notano in pochi. Abel è, semplicemente, l'allenatore più vincente degli ultimi tempi. Col Verdão, a cui aveva già regalato due Libertadores di fila, ha appena dominato e stravinto il Brasileirão.

    A oggi è lui il favorito per la successione di Tite. Anche perché il Palmeiras, pur desiderando la sua permanenza, ha fatto capire che a un'eventuale chiamata della Seleção nessuno sarebbe in grado di dire di no. Né Abel, né il club paulista.

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  • Fernando Diniz Fluminense Atlético-MG Brasileirão 08 06 2022Marcelo Gonçalves/Fluminense

    L'OUTSIDER: FERNANDO DINIZ

    Dicono che sia il preferito da parte dei giocatori. Di sicuro è il profeta del bel gioco, palla a terra e continui scambi di posizione e pallone. Una sorta di Guardiola alla brasiliana, che solo ora (ma ha appena 48 anni...) è riuscito a emergere concretamente.

    All'inizio le sue squadre giocavano bene e non vincevano mai. Quando vincevano, caso del San Paolo 2020, si scioglievano clamorosamente nel rettilineo finale perdendo un campionato apparentemente già vinto. A farne le spese è stato lui, esonerato ovunque e costretto addirittura a ripartire dalla Serie B, col Vasco da Gama. Nel 2022 è tornato al Fluminense dopo tre anni e lo ha trascinato al terzo posto finale. Ha appena rinnovato, ma non si smette di parlare di lui in chiave Nazionale. Occhio.

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  • Dorival Júnior, Flamengo x Athletico final Libertadores 29102022Getty Images

    GLI ALTRI PROFILI BRASILIANI

    Meno concreti, almeno all'apparenza, sono altri allenatori brasiliani al momento senza panchina. Come Dorival Júnior, che ha appena lasciato il Flamengo dopo averlo ribaltato da così a così rispetto al mezzo disastro compiuto da Paulo Sousa: con lui, già mentore di Neymar al Santos, il Fla ha cambiato marcia arrivando a conquistare Copa Libertadores e Copa do Brasil.

    In lizza, almeno in linea teorica, anche Cuca. Anche lui senza panchina dopo un'annata complessivamente negativa con l'Atlético Mineiro, a cui nel 2021 aveva però regalato un Brasileirão dopo mezzo secolo di attesa. Sempre lui, nel 2013, si era laureato campione del Sudamerica con il Galo di Ronaldinho.

    L'ex romanista Renato Gaúcho, che non ha mai nascosto di sognare la panchina del Brasile, è invece tornato per l'ennesima volta al Grêmio, riportandolo dalla seconda alla prima divisione. Nome piuttosto caldo un tempo, oggi è sceso parecchio nelle gerarchie delle alte sfere brasiliane.

  • Ancelotti 2022-23Getty

    I SOGNI: DA GUARDIOLA AD ANCELOTTI

    La CBF non ha mai fatto mistero di puntare con forza su un allenatore di un altro paese. Magari europeo. Il problema è che dal dire al fare c'è di mezzo un oceano, e non è necessariamente quello che divide Europa e Sudamerica.

    Il nome a cui tutti pensano è quello di Pep Guardiola. Che però ha da poco rinnovato fino al 2025 con il Manchester City, segno che il lavoro si concluderà probabilmente solo con la conquista dell'agognata Champions League.

    Nelle ultime ore è emerso anche il profilo di Carlo Ancelotti, che però non ha intenzione - almeno per il momento - di lasciare il Real Madrid per intraprendere un'avventura esotica.

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