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Boumsong Buffon Juventus 2007Getty

Boumsong alla Juventus: una storia da dimenticare

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La stagione della Serie B, ovviamente, dai tifosi della Juventus viene ricordata con somma rabbia. Vuoi per quanto accaduto nell'estate del2006, vuoi per una categoria che certamente non appartiene né al blasone né alla tradizione di una squadra chiamata a esprimersi nel migliore dei modi nelle competizioni che vanno per la maggiore.

Non c'è nulla di scontato. Ecco perché, l'annata 2006-2007, ha lasciato in casa bianconera svariati insegnamenti. Caratterizzati, indubbiamente, da palcoscenici incredibili - nell'accezione negativa del termine - che mai la Vecchia Signora avrebbe pensato di conoscere.

In piena rivoluzione, con addii inevitabili e dolorosi, Madama si assicura, tra gli altri, Jean-Alain Boumsong dal Newcastle per 3,5 milioni di euro. Sulla carta: un difensore roccioso, di personalità, capace di sposare diversi orizzonti tattici. La verità, invece, propone tutt'altro copione.

Nel debutto di Rimini, con punteggio finale di 1-1, il transalpino mette subito in mostra evidenti limiti tecnici. Un suo errore, in collaborazione con Kovac, permette a Ricchiuti di di fulminare inesorabilmente Buffon. Insomma, non il miglior biglietto da visita.

Va decisamente meglio alla terza partita. Un colpo di testa di Boumsong, dagli sviluppi di un corner calciato da Camoranesi, consente alla Juve di blindare il successo sul Crotone per 0-2. Con annesso primo successo in trasferta targato Didier Deschamps.

Tra alti e bassi, sostanzialmente, si chiude la prima annata di "Boum Boum" all'ombra della Mole. Un'altra rete decisiva a Verona, con 33 presenze all'attivo che consentono alla Juve - anche grazie ai contribuiti del francese - di tornare immediatamente nell'élite nostrana.

Ma in concomitanza con l'arrivo di Ranieri, e con l'obiettivo di rinforzare sensibilmente la rosa, la dirigenza bianconera pondera immediatamente la cessione di Boumsong. Mettendolo, senza giri di parole, sul mercato.

Complice l'arrivo di Andrade, acquistato dal Deportivo la Coruña. Un innesto, questo, chiamato a dare solidità ed esperienza al reparto. Ma che invece, a suon di infortuni, si rivelerà un acquisto fallimentare.

Nonostante le gerarchie ben definite, e un rapporto con la dirigenza non più saldo, Boumsong decide di restare alla Juve. Problemi fisici al potere, Legrottaglie e Chiellini in ascesa, ed ecco dunque che la titolarità diventa un'effimera utopia.

Il francese gioca poco. E, quando lo fa, i risultati sono mediocri. Basti pensare al match di Coppa Italia contro l'Empoli, con "Boum Boum" a sostituire l'infortunato Chiellini. Risultati? Pessimi. Errori a non finire, con i bianconeri a subire 3 reti.

Nel turno successivo la Juve incontra l'Inter. E qui va in scena l'ultimo atto di Boumsong all'ombra della Mole. Prima, con una lettura errata, consente a Cruz di trovare la via della rete. Dopodiché, con una zuccata chirurgica, realizza il goal del pareggio.

Boumsong, con un finale thriller, si congeda dal mondo zebrato. Il giorno dopo il derby d'Italia, infatti, il centrale torna in patria per abbracciare il Lione, che con una spesa di 3 milioni si assicura il cartellino. Nessun rimpianto.

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