Una sola stagione di Serie A. Tanto è bastato ad Andrea Cambiaso per diventare uno dei giocatori più ambiti dell’intero panorama calcistico italiano. Solo fino ad un anno fa di lui si sapeva poco o nulla, mentre ora inizia il suo matrimonio con la Juventus.
Il Genoa ha concluso l'affare con i bianconeri, consapevole che il suo gioiello non può restare in Serie B. Una volta raggiunta la massima serie non solo ha dimostrato di poterci stare alla grande, ma ha stupito in molti per la sua duttilità.
Terzino sinistro che può giocare tranquillamente anche a destra, può essere schierato anche al centro della linea mediana e questo contribuisce a fare di lui uno dei calciatori più interessanti tra quelli che stanno esplodendo in Italia.
Un elemento già pronto e capace di giocare in diverse posizioni del campo, oltre che un ragazzo che per arrivare fino a dove è arrivato ha fatto tanta gavetta.
DALLA SERIE D ALLA SERIE A
Il percorso che ha portato Andrea Cambiaso nella massima serie non è stato di quelli propriamente in discesa. E’ cresciuto calcisticamente nel Genoa, ma a differenza di molti colleghi non ha compiuto il salto diretto dal settore giovanile alla prima squadra.
A diciassette anni, invece di salire dagli Allievi Nazionali alla formazione Primavera è stato girato in prestito all’Albissola, club di Serie D con il quale è riuscito a ritagliarsi il suo spazio e ad essere uno degli artefici della prima storica promozione in Serie C.
L’anno successivo, il ritorno in D, dove ad attenderlo c’era questa volta il Savona. E’ questo il periodo nel quale alcuni iniziano a pensare che per Cambiaso il treno importante sia ormai passato, ma in realtà sarà proprio questa doppia esperienza a forgiarlo e consentirgli di migliorare esponenzialmente.
Di lì in poi un nuovo prestito, ma questa volta in Serie C, all’Alessandria dove la stagione sarà contraddistinta del primo vero grave infortunio della carriera (rottura del legamento crociato), e poi il salto in Serie B, a titolo temporaneo, all’Empoli dove, agli ordini di Alessio Dionisi, riesce a ritagliarsi solo spazio per sette presenze in campionato (più due in Coppa Italia), ma anche a togliersi la soddisfazione di festeggiare la promozione in Serie A.
Tornato al Genoa, ha esordito nella massima serie il 21 agosto 2021 a San Siro in una sfida persa 4-0 contro l’Inter. In quella occasione la sua partita è durata solo 45’ (è stato sostituito nell’intervallo), mentre meglio sono andate le gare successive. Presosi una maglia da titolare non l’ha lasciata più, ma un infortunio al ginocchio sinistro patito proprio nel match di ritorno contro i nerazzurri a fine febbraio, ha poi condizionato la seconda parte della sua stagione, costringendolo a saltare tutte le restanti gare di campionato, eccetto l’ultima.
IL GENOA NEL CUORE
Andrea Cambiaso è cresciuto nel Genoa ed ha il Genoa nel cuore. E’ da sempre un grande tifoso del Grifone e porta i colori rossoblù letteralmente nel cuore.
Lo stadio ‘Luigi Ferraris’ ha imparato a conoscerlo fin da bambino, visto che vi ha fatto anche il raccattapalle, e quando vi è tornato da calciatore ha quindi coronato il suo sogno.
“L'esordio è stato un'emozione bellissima: al Ferraris ero entrato solo come raccattapalle da piccolino. Poi io sono genoano dalla nascita, cresciuto qua”.
Già nel giro della Nazionale Under 21, è ora pronto a salutare nuovamente il Genoa, questa volta per iniziare una nuova avventura lontano da casa a titolo definitivo.
“La mia fede calcistica rimarrà immutata - ha spiegato a ‘La Gazzetta dello Sport’ - Sono genoano, ma non va confusa con il lavoro, che è il calcio. Lo prendo molto seriamente”.
IL SEGRETO DELLA SUA DUTTILITA’
Cambiaso è di base un terzino sinistro, ma nasce trequartista. Inizialmente era un giocatore con spiccate propensioni offensive ed il percorso che l’ha portato sulla linea di difesa non è stato esattamente breve.
Ha agito anche da trequartista e uno dei suoi idoli era Paulo Dybala, al quale ha visto segnare un goal strepitoso al suo Genoa quando militava ancora nel Palermo.
Oggi il suo modello è Joao Cancelo e, proprio come il campione portoghese, può agire indistintamente su entrambe le fasce. Giocatore di grande gamba e dotato di buona tecnica, ha dunque imparato a giocare in tutte le zone del campo nel corso della sua giovane carriera e la cosa rappresenta uno dei suoi punti di forza.
Abile nel cross e bravo nel servire i suoi compagni, è capace di rendersi pericoloso con costanza in zona offensiva e, quando può, si accentra anche per cercare la conclusione diretta.




