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Zielinski InterGetty Images

Zielinski come Frattesi: alternativa all’Inter, ma si riscopre imprescindibile in Nazionale

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Nella serata nella quale Rafa Leao è tornato a mostrare tutto il meglio del suo repertorio, un altro protagonista della nostra Serie A si è ritagliato un ruolo importante in Polonia-Portogallo: Piotr Zielinski.

La sua Nazionale è stata superata con un netto 3-1, ma il centrocampista dell’Inter ha avuto il merito non solo di essere stato tra i pochi della squadra a provarci, ma anche di segnare la rete che al 78’ sembrava potesse riaprire i giochi.

Un goal ‘alla Zielinski’ che una volta di più ha dimostrato di saper essere letale quando penetra in area avversaria.

Una buona notizia per l’Inter e Simone Inzaghi, ma anche per un giocatore che in questo primissimo scorcio di stagione ha visto pochissimo il campo.

  • BUONI SEGNALI DA VARSAVIA

    Tra tutti i giocatori della Polonia, Zielinski è quello che ha fatto meglio contro il Portogallo.

    Schierato in mediana in un centrocampo a cinque, ha dimostrato di avere una caratura diversa rispetto ai compagni di reparto e, come sempre, ha provato a dare una mano anche in fase offensiva.

    Al 78’ ha trovato anche la via della rete con un inserimento in area avversaria: presto il pallone all’altezza del dischetto, ha puntato Diogo Costa e lo ha trafitto con un potente destro sotto la traversa.

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  • Piotr Zielinski InterGetty Images

    POCO SPAZIO IN CAMPIONATO

    Non ci sono dubbi sul fatto che l’Inter abbia piazzato un colpo importantissimo prelevando, tra l’altro a parametro zero, Piotr Zielinski dal Napoli.

    Il club nerazzurro infatti, si è assicurato non solo un giocatore che conosce alla perfezione il calcio nostrano (gioca in Italia dal 2011), ma anche uno dei centrocampisti più completi dell’intera Serie A.

    Un elemento capace di fare la differenza, così come ampiamente dimostrato nelle otto stagioni vissute al Napoli eppure per lui in questa prima parte di stagione è stato pochissimo lo spazio a disposizione in campionato.

    Dopo aver saltato la prima giornata a causa di un problema muscolare, è tornato a disposizione di Inzaghi per le successive sfide, ma da allora in poi ha inanellato solo due panchine e quatto spezzoni da subentrante.

    Anche lui, come i suoi predecessori, ha dovuto fare i conti con l’inamovibile Mkhitaryan. Nonostante le 35 primavere, l’armeno continua ad essere uno di quei giocatori ai quali Simone Inzaghi rinuncia con grandissima difficoltà.

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  • POCO PIU’ DI UN’ORA IN QUATTRO PRESENZE

    Se si vanno a vedere i numeri di Zielinski, ci si rende conto che in campionato ha sin qui totalizzato appena 68’ di gioco in campionato.

    E’ sceso in campo, sempre da subentrante, nelle ultime quattro partite e quella nella quale ha accumulato più minuti è quella con il Monza: 34’.

    Nel derby con il Milan è stato gettato nella mischia al 74’, contro l’Udinese all’85’ e contro il Torino al 73’.

    In due di queste occasioni è subentrato al titolare Mkhitaryan, che di minuti nel torneo ne ha accumulati 532’. Allo stesso punto dello scorso campionato, Klaassen, che poi ha recitato un ruolo di comparsa nella corsa che ha condotto allo Scudetto, aveva sin qui giocato 67’, uno in meno di Zielinski.

    La sensazione è però quella che il polacco abbia le carte in regola per lasciare il suo segno in campionato.

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  • IN FORMATO CHAMPIONS LEAGUE

    In questo avvio di stagione, Simone Inzaghi ha in un certo senso suddiviso i ruoli di Mkhitaryan e Zielinski: il primo titolare in campionato ed il secondo titolare in Champions League.

    L’ex Napoli infatti è sceso in campo dal 1’ sia contro il Manchester City che contro la Stella Rossa, accumulando più minuti in due partite della massima competizione continentale che in tutte quelle di campionato: 156’ contro 68’.

    Anche Mkhitaryan ha giocato due partite su due, ma restando in campo solo 88’ e questo lascia pensare che Inzaghi, almeno per il momento, abbia deciso di farlo rifiatare in Europa per poi contare su di lui in campionato.

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  • Mkhitaryan InterGetty Images

    LA LUNGA RINCORSA

    Nonostante sia uno dei centrocampisti più forti della Serie A, Zielinski deve dunque al momento accontentarsi del ruolo di prima alternativa a Mkhitaryan.

    Una situazione simile a quella del compagno di reparto Frattesi, che nelle gerarchie di Inzaghi parte dietro Barella, salvo poi riscoprirsi titolare inamovibile in Nazionale.

    Per Zielinski dunque le cose sono cambiate ed ora sta a lui vestire i panni dell’inseguitore: la stagione dirà se e come sarà riuscito a sfruttare le occasioni a disposizione e se riuscirà nell’impresa di far suo quel posto che oggi è dell’inossidabile Mkhitaryan.

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