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Lautaro Inzaghi Inter HDGOAL

Muro difensivo, pressing, la velocità di Thuram e Lautaro e il fortino San Siro: l’Inter ha tutto per far male al Bayern

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L’appuntamento con la storia è stato fissato, adesso sta all’Inter presentarsi puntuale.

La compagine nerazzurra torna ad affrontare dopo otto giorni il Bayern e lo fa sapendo che in palio c’è un posto tra le prime squadre d’Europa ed anche cha ha a disposizione tutte le armi possibili per far male.

Nel match di ritorno dei quarti di finale di Champions League, si ripartirà dalla preziosissima vittoria per 2-1 strappata all’andata a Monaco di Baviera, un risultato che concede un leggero vantaggio ma che, come spiegato nei giorni scorsi da Simone Inzaghi, non consentirà di “gestire”.

Troppo rischioso farlo contro un avversario di tale spessore, così come rischioso sarebbe abbassarsi troppo concedendo campo a giocatori che possono cambiare il corso di una gara in qualsiasi momento.

L’Inter dovrà proporre la versione migliore di se stessa, cosa che tra l’altro le è già abbondantemente riuscita nel corso di questo torneo.


  • FC Bayern München v FC Internazionale Milano - UEFA Champions League 2024/25 Quarter Final First LegGetty Images Sport

    UN CAMMINO DA SUPER BIG DEL CALCIO EUROPEO

    Il solo nome Bayern incute un certo timore, cosa normale visto che si tratta di una delle squadre più forti e dal maggior prestigio dell’intero panorama calcistico mondiale ma l’Inter, nel corso di questa edizione della Champions League, ha già dimostrato di essere una squadra che può puntare al traguardo massimo.

    A confermarlo ci sono d’altronde i numeri: delle undici partite sin qui giocate, nove sono state quelle vinte, a fronte di un pareggio ed una sola sconfitta.

    I meneghini hanno iniziato il loro cammino con uno 0-0 su un campo durissimo come quello del Manchester City, per poi infilare quella striscia di cinque vittorie consecutive che l’hanno spinta verso la qualificazione diretta agli ottavi di finale. Cinque successi interrotti dall’1-0 patito sul campo del Bayer Leverkusen, prima di chiudere la ‘Fase Campionato’ battendo Sparta Praga e Monaco, e superare senza troppi affanni l’ostacolo Feyenoord negli ottavi.

    Proprio a Monaco di Baviera, un’ennesima prova di maturità con quel 2-1 firmato Lautaro Martinez e Frattesi, che ora rende la strada che porta alle semifinali se non in discesa, quantomeno in piano.

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  • IL FORTINO SAN SIRO

    Il passato racconta che ogni volta che si è giocato Inter-Bayern a San Siro, per i nerazzurri sono fondamentalmente stati dolori.

    Il ruolino è da incubo e di fatto scandito da sole sconfitte, ma alla squadra di Inzaghi non manca nulla per cambiare la storia.

    L’Inter a San Siro è oggi una corazzata e lo dimostra il fatto che in Champions è imbattuta in casa da ben quattordici partite. Dodici vittorie accompagnate da due pareggi per la striscia attualmente più lunga nella competizione.

    Il Giuseppe Meazza dovrà rivelarsi ancora una volta una delle armi in più e la sensazione è quella che ad attendere i bavaresi ci sarà un clima più rovente che mai (sold out e circa 9 milioni di euro di incasso).

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  • haaland acerbi city interGetty Images

    IL MURO DIFENSIVO

    Come spiegato da Simone Inzaghi, l’Inter non potrà gestire il vantaggio conseguito all’andata, ma dovrà anzi giocarsela con quelle armi che le hanno consentito di imporsi all’Allianz Arena.

    A San Siro i nerazzurri partiranno comunque non solo da un 2-1 esterno, ma anche da una certezza importante: la difesa è al limite dell’imperforabile in Europa.

    Anche in questo caso a parlare sono i numeri: l’Inter nel corso di questa edizione della Champions League ha segnato 17 goal, ma soprattutto ne ha subiti appena 3.

    Un dato non trascurabile, soprattutto poi quando il discorso viene spostato ad una partita di una fase ad eliminazione diretta. La squadra di Inzaghi ha preso goal solo nella sconfitta contro il Bayer Leverkusen (unica sconfitta nella fase campionato), il Feyenoord (ritorno degli ottavi di finale) e appunto contro il Bayern all’andata.

    Come spesso accaduto nel corso del torneo, il compito più gravoso spetterà a Francesco Acerbi. Starà a lui riuscire a contenere il più pericoloso dei giocatori del Bayern, ovvero quel Kane che all’andata ha sciupato la più incredibili delle occasioni da goal mandando la palla sul palo da ottima posizione.

    I due si sono affrontati già cinque volte e il bomber inglese in tre occasioni è riuscito ad andare, ma in due di queste lo ha fatto dal dischetto. Acerbi ha già ampiamente dimostrato di poter annullare chiunque, chiedere ad un certo Haaland per conferme. Adesso è chiamato a ripetersi.

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  • IL BAYERN SOFFRE IL PRESSING

    Questa edizione della Champions League, ha mostrato uno dei punti deboli della squadra di Vincent Kompany: soffre tanto il pressing.

    L’Inter all’andata ha fatto male al Bayern proprio pressando senza sosta, per poi andare a colpire al minimo errore.

    Una volta che è riuscita a prendere le misure, è riuscita a rendere più inoffensivi gli attaccanti avversari ed è quello che dovrà fare di nuovo, sapendo che il Bayern, essendo chiamato a ribaltare la sconfitta dell’andata, partirà con ogni probabilità molto forte.

    Rispondere al pressing con un pressing ancora più efficace per poi sfruttare le uscite.

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  • Thuram Lautaro Bayern InterGetty Images

    LA VELOCITÀ DI LAUTARO E THURAM

    Rispondere al tentativo di pressione con la pressione per poi uscire in velocità.

    L’Inter ha gli uomini e la preparazione tattica per fare entrambe le cose. Se riuscirà a prendere controtempo il Bayern, potrà contare sulla velocità di Thuram e Lautaro Martinez, due giocatori che tra l’altro in campo si ritrovano ad occhi chiusi.

    I due potrebbero ritrovarsi a disposizione spazi importanti da sfruttare e tra l’altro contro una difesa che, anche poiché decimata dagli infortuni, negli ultimi tempi è parsa quantomeno instabile.

    Anche nel Klassiker giocato sabato contro il Borussia Dortmund (2-2 il risultato finale), il Bayern ha concesso tanto e commesso errori in fase difensiva e l’Inter ha tutte le armi a disposizione per sfruttare questo punto debole.

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