La sua avventura all’Inter si è chiusa dopo aver completato uno storico Triplete. Restando in nerazzurro, avrebbe potuto vincere ancora di più.
“Non ho rimpianti. Sono sempre molto onesto con gli altri e con me stesso. Potevo andare al Real Madrid dopo la prima stagione con l’Inter, ma avevo firmato un contratto e avevo un rapporto incredibile con il presidente e la sua famiglia. Sono andato a casa sua e siamo arrivati alla conclusione che dovevo restare un anno in più. Io sapevo che volevo andare, avevo già deciso, non era determinate la finale. Volevo il Real Madrid e per la seconda volta mi si è presentata l’occasione di andarci. In quella fase della mia carriera sentivo che dovevo fare delle cose e potevo andare nel club più importante al mondo. Al di là del vincere o meno la Champions, c’era un lavoro di base che sarebbe passato ad un altro allenatore, era tutto perfetto all’Inter. Sarebbe stato più comodo restare e vincere piuttosto che andare a sfidare il Barcellona che era la squadra più forte del mondo. Avrei potuto vincere il Mondiale per Club contro una squadra della quale nemmeno ricordo il nome, ma non avrebbe avuto significato. I giocatori hanno capito tutto, il presidente lo sapeva e non sono tornato a Milano perché avevo paura che l’emozione avrebbe potuto cambiare le cose. Io non avevo ancora firmato con il Real Madrid, loro avrebbero voluto, ma io no, non avrei giocato la finale da allenatore di un’altra squadra”.