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Giuseppe Marotta Inter CEO  2023-2024Getty Images

Marotta presidente dell'Inter: cosa cambia, il nuovo ruolo e la posizione di amministratore delegato

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Giuseppe Marotta è il nuovo presidente dell’Inter.

A renderlo noto, confermando così che sorprendenti indiscrezioni che avevano iniziato a circolare nelle ore antecedenti, è stato lo stesso club nerazzurro attraverso un comunicato con il quale ha svelato qual è la nuova composizione del Consiglio di Amministrazione.

Una nomina che arriva a pochi giorni dal passaggio della società nelle mani del fondo statunitense Oaktree.

“Nel ruolo di Presidente - si legge nel comunicato di Oaktree - Marotta darà forte continuità al Club e porterà alla Presidenza l'esperienza, la passione e la dedizione maturate nel corso di una brillante carriera nel mondo calcistico”.

Come cambia dunque il ruolo di Marotta all’interno del club nerazzurro?

  • “EMOZIONANTE E COINVOLGENTE”

    Subito dopo essere stato nominato nuovo presidente dell’Inter, Beppe Marotta non ha nascosto la sua soddisfazione.

    “Essere presidente di una società così importante nel palcoscenico del calcio mondiale è realmente un qualcosa di emozionante e coinvolgente”.

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  • ANCHE AMMINISTRATORE DELEGATO

    Come si evince dal comunicato rilasciato dall’Inter, Marotta non solo assume la carica di presidente, ma conserva quella di ‘CEO Sport’.

    In definitiva dunque, tecnicamente il suo ruolo non cambierà e porterà avanti il lavoro iniziato in nerazzurro nel 2018.

    Amministratore delegato dunque dell’area sportiva e al contempo presidente del Consiglio di Amministrazione.

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  • “UN PRESIDENTE CHE CONOSCE IL SUO LAVORO”

    Lo stesso Marotta, al termine del Consiglio di Amministrazione dell’Inter nel corso del quale si è decisa la sua nuova nomina, ha spiegato che tipo di presidente sarà.

    “Sarò un presidente che ovviamente ama tanto il suo lavoro e che crede di conoscerlo bene. Sono in un grande club ed ho necessariamente bisogno del supporto di tutti gli uomini e tutte le donne che lavorano all’Inter e in maniera particolare dei miei colleghi Ausilio, Baccin, Antonello e Zanetti. Il nostro è un modello fatto di grande patrimonio umano, oltre che tanta competenza e motivazione”.

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