I prossimi passi saranno i rinnovi di Inzaghi, Barella e Lautaro?
"Sì, c'è intesa con la proprietà e proseguiremo su questa linea. Sono ancora ottimista, non ci saranno grandi problemi perché i tre hanno un forte senso di appartenenza, è un vantaggio rispetto a qualsiasi altra negoziazione"
Già detto di alzare l'asticella, obiettivo sportivo della nuova stagione?
"L'obiettivo è guardare la sala trofei, tutti quelli che sono lì, fanno parte dello scenario calcistico, noi abbiamo l'obbligo di ripercorrere quella strada per arrivare a conquistarne più possibile. Bisogna essere coraggiosi e quella non è arroganza. Bisogna avere forza e capacità di credere in noi stessi che siamo l'Inter, sapere di poter contare sulla forza dei nostri tifosi. Affrontare una nuova stagione con la spavalderia della stagione passata che significa avere rispetto per l'avversaria senza temere nessuno".
Ha parlato sempre di mercato creativo: cambia il termine con questa nuova Inter?
"No, quando parlo di mercato creativo parlo di mercato logico e di grande competenza. Posso contare su Ausilio e Baccin che sono molto bravi, a loro rispondono una serie di osservatori, poi con Inzaghi tutti assieme arriviamo a fare delle scelte. Scelte che non necessariamente devono passare attraverso un esborso consistente di denaro, siamo stati bravi in questi anni a coniugare la disponibilità finanziaria ed economica con risultati di successo attraverso la scelta di uomini importanti e giocatori bravi. Ricordatevi che l'anno scorso ne sono arrivati 12, dobbiamo continuare su questa strada".