C Factor: Silvio Baldini e la metamorfosi del Pescara

Undici partite, nove vittorie e due pareggi. Sconfitte? Manco a parlarne, il Delfino sta volando e non intende fermarsi. Il vantaggio di 4 punti sulla Torres potrebbe aumentare fino a 7 punti in caso di vittoria nel recupero col Milan Futuro. In tutto questo, il Pescara ha giocato anche gli scontri diretti: 2-2 con la Torres, 1-2 a Terni, 0-1 a Chiavari, 1-2 ad Ascoli. Prove di forza, merito della sua guida e di un gruppo giovanissimo ma già maturo.

Il Pescara, infatti, ha mandato in campo già 22 giocatori sui 30 presenti in rosa, con un’età media di 24,3 anni. Solo cinque squadre nel girone B vantano una media più bassa, tutte impegnate nella lotta per non retrocedere. Questo testimonia ancor di più l’eccellenza del lavoro svolto da Baldoni, che ha scelto in estate i suoi ragazzi con attenzione, costruendo il gruppo fuori e la squadra in campo.

Baldini ha creato quasi un rapporto di famiglia con i suoi giocatori, come testimoniano le conferenze stampa in cui sottolinea quanto sia importante, per questo Pescara il gruppo. E, a proposito di legame familiare, è speciale quello fra Silvio e Mattia, il figlio che da tempo fa parte dei suoi staff. Insieme hanno vinto i playoff per la B a Palermo, ora - a suon di schemi, fondamentali in questo Pescara - sognano la promozione bis sull’Adriatico.

Una delle caratteristiche, poi, più importanti di questa squadra è l’incapacità di mollare. Nell’ultimo quarto d’ora i biancazzurri sono sempre letali, dimostrando la caparbietà propria delle grandi squadre, sulla falsariga di quanto fatto dal Bayer Leverkusen di Xabi Alonso. Con il Pontedera il goal della vittoria è arrivato al minuto 95, a un soffio dal triplice fischio, così come era già accaduto con la Pianese, quando il vantaggio arrivò invece al novantatreesimo. Ma anche con SPAL (75’), Carpi (80’) e Rimini (85’), il Delfino ha sempre fatto dei finali di gara un elemento in grado di determinare l’andamento di questa stagione.

Per Baldini quella di Pescara è stata un po’ l’avventura della nuova rinascita. Dopo la cavalcata, splendida, di Palermo, era rimasto scottato dai fallimenti sportivi maturati a Perugia e Crotone, dove aveva chiuso dimettendosi dopo poche partite. Perchè Baldini è così, prendere o lasciare: quando non incide o non si riconosce in un ambiente, va via, a costo di lasciarci lo stipendio, dimostrando quanto conti per lui la concretezza lavorativa.  

In Serie C è ormai una certezza in panchina, come certificato dalla panchina d’Oro successiva alla vittoria dei playoff con i rosanero, dopo tanti anni anche vissuti in Serie A. È stato praticamente ovunque da nord a sud: da Verona, sponda Chievo, a Palermo, da Parma a Catania, da Vicenza a Lecce. Passando per la sua Carrarese.

Silvio Baldini, con la vittoria contro il Pontedera, la numero 9 della stagione, è il C Factor di goal.com per la dodicesima giornata di Serie C NOW, succedendo a Kevin Zeroli, l’ultimo di una lunga lista di protagonisti di questo primo terzo di stagione. Già in copertina i vari Samuel Di Carmine del Trento e Antonio Di Nardo del Campobasso, Raffaele Biancolino, allenatore dell’Avellino, Facundo Lescano, protagonista del settimo turno, ma anche Inglese del Catania alla terza giornata, Vlahovic dell’Atalanta Under 23 alla quarta e Mirco Antenucci alla quinta e Ignazio Abate alla sesta.