Pubblicità
Pubblicità
Christopher Nkunku, France 2022Getty

Tra Lipsia, Francia e futuro: Nkunku cerca la consacrazione Mondiale

Pubblicità

Nel post Euro 2020, ovvero dall’inizio della stagione sportiva 2021/22, Christopher Nkunku ha segnato 52 reti. Parliamo di numeri che possono vantare nomi quali Mbappé,Lewandowski, Haaland, Benzema. Gente da podio al Pallone d’Oro o giù di lì. L’élite dei goleador del calcio di oggi, in sostanza. L’attaccante del RB Lipsia non è statoancora riconosciuto come tale solo perché in casi come il suo è facile ricorrere a quella definizione inglese che definisce i giocatori da una stagione e via, il “one-season-wonder”. Che poi, altro che wonder.

Basterebbe ripensare che il francese ex PSG fino alla fine dell’annata 2020/21 era considerato più un centrocampista che un attaccante, anche con uno spiccato senso dell’assist se ripensiamo a quei 20 consegnati alla sua prima stagione a Lipsia sotto la gestione di Julian Nagelsmann (2019/20), quando la squadra della Red Bull è arrivata fino alla semifinale di Champions League nella final eight estiva di Lisbona.

Ecco, quel Nkunku era un giocatore. Quello di oggi è un altro. È un attaccante. Uno il cui compito principale non è la riconquista della palla come poteva essere al tempo, ma puntare la porta, andare subito in profondità. E se gliela si toglie, crearsela. Da terzo di centrocampo ad attaccante, da utilizzare indifferentemente in ogni posizione senza perdere d’efficacia: destra, sinistra, centro, punta, seconda punta, trequarti. Caratteristiche sopra posizione.

Christopher Nkunku RB Leipzig Real Madrid 2022-23Getty

Pensare che Nkunku non andasse al Mondiale con la Francia sembrava utopia — e infatti Didier Deschamps se lo è portato tra i 25, listato come attaccante, ufficialmente. Sarebbe titolare probabilmente in ogni nazionale del mondo, potrebbe non esserlo nei Bleus: Mbappé e Benzema sono più che intoccabili, il 25enne dovrà provare a soffiare il posto a Griezmann. Ma in una competizione del genere, considerando i 5 cambi, anche il primo sostituto è fondamentale. E Nkunku probabilmente lo è.

"Sono due profili diversi - aveva spiegato Didier Deschamps lo scorso giugno - Nkunku è forse più offensivo di Griezmann, a cui piace di più partecipare alla costruzione dell'azione. Atleticamente non sono la stessa cosa. Non che Christopher sia goffo con i piedi, ma ha più elevazione e può andare in profondità. Antoine è più interessato alla costruzione dell’azione".

Il Ct dei Bleus ha convocato per la prima volta il talento cresciuto nel PSG lo scorso marzo, convinto dalla serie di centri con il club ad ogni livello, Bundesliga e Champions League. Lo ha sempre messo in campo, per tre volte da titolare e nelle restanti dalla panchina, una specie di novità per il 25enne che nel club di panchina ne fa decisamente poca: solo in 6 occasioni non è sceso in campo dal primo minuto dall’estate 2021 ad oggi ed è altrettanto raro che dal campo ci esca.

Anche per questo motivo molti vedono quest’avventura con la Francia a Qatar 2022 come l’occasione per dimostrare che fuori dalla proverbiale comfort-zone Nkunku possa essere ancora decisivo. Un contesto più competitivo in cui il candidato al Pallone d’Oro 2022 - che ha chiuso all’ultimo posto della classifica - deve imporsi vicino a fuoriclasse di altissimo calibro che occupano il reparto, dimostrando di parlar la loro stessa lingua.

Christopher Nkunku Equipe de FranceGetty Images

Non si tratta di un passo propedeutico ad un passaggio in un top club, perché senza dubbio Nkunku la prossima estate volerà in un top club, o quantomeno è destinato a farlo. Sembrava già scritto l’addio lo scorso giugno, poi è arrivato un rinnovo abbastanza a sorpresa fino al 2026 con il Lipsia, con all’interno una clausola da 60 milioni di euro confermata da più voci, che può comunque crescere con l’aumentare dei suoi goal. Più segna, più costa. Coerentemente.

Il Chelsea gli avrebbe fatto svolgere delle visite mediche secondo la Bild, alcuni poi hanno ritrattato la questione dicendo che la vera ragione dei controlli era di natura assicurativa. Comunque sia, i Blues sembrano tra le squadre che più di tutte possono puntare sul suo acquisto, confermando la tendenza ad investire nei giocatori che esplodono in Bundesliga, da Havertz a Werner fino a Pulisic.

Marco Rose, che lo vede ogni giorno in allenamento, ne ha lodato a più riprese la capacità di trovarsi al posto giusto nel momento giusto, aggiungendo che “la speculazione sul suo futuro non mi interessa”. Anche perché fino a giugno il club conta di inseguire un altro successo dopo quello della Dfb-Pokal 2022, il primo trofeo nella storia della società targata Red Bull.

Prima, però, l’obiettivo è un altro: regalare un altro Mondiale alla Francia, dopo quello del 2018. Al tempo Nkunku era un’alternativa nel PSG dei fenomeni, in cui vedeva il campo senza continuità. Di tempo ne è passato.

Pubblicità

ENJOYED THIS STORY?

Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

0