"Per noi è una partita secca, come se fosse una finale". Massimiliano Allegri, e non potrebbe essere altrimenti considerando il risultato dell'andata, dà ai suoi la linea guida per affrontare nel migliore dei modi la gara di Wembley. Il Tottenham, forte di una crescita esponenziale a tutto tondo, non promette nulla di buono. A maggior ragione dopo aver realizzato due goal all'Allianz Stadium. Notizia più unica che rara. Perché, nelle competizioni nostrane, l'ultima rete subita dalla Juventus è datata 30 dicembre: Verona, Caceres, prodezza ininfluente.
Dopodiché, si sono scatenati Kane ed Eriksen. Due che in sordina hanno portato la qualificazione sulla via di Londra, e che hanno tutta l'intenzione di replicare. E in attesa di comprendere quale sarà il futuro di Gigi Buffon, con una decisione già presa e che verrà comunicata post incontro formale con Andrea Agnelli, Madama si affida ai suoi simboli. Vecchi e nuovi.
Non ci sarà Mandzukic, guerriero di coppa, rimasto a Torino per un problema ai flessori della coscia sinistra. Mentre sia Higuain che De Sciglio saranno della super sfida. Il primo partirà sicuramente titolare, il laterale milanese è favorito su Lichtsteiner. Per il resto, a livello di sistema di gioco, non dovrebbero andare in scena grosse novità: 4-4-2 ibrido con Matuidi sulla fascia sinistra. Insomma, non è tempo di esperimenti.

A maggior ragione valutando che la coperta in attacco è corta per non dire cortissima. Con Cuadrado che lavora per rientrare dopo essere stato operato di pubalgia e Bernardeschi alle prese con un trauma distorsivo con interessamento capsulo-legamentoso al ginocchio sinistro; le terapie conservative per l'ex Fiorentina vanno avanti e, se dovessero fornire segnali positivi ad ampio raggio, verrebbe scongiurato l'intervento chirurgico.
A difendere i pali della Vecchia Signora ci sarà Buffon. Per lui, se passasse il partito del ritiro e la Juventus venisse eliminata, quella di domani sera sarebbe l'ultima partita in Champions League. Pensiero, tuttavia, che non sembra turbare il fuoriclasse azzurro: “Non ci penso, sono un ottimista per natura”.
Davanti a lui, come da consuetudine, il pacchetto arretrato sarà formato da quattro interpreti. Il grosso dubbio vige sulla destra, dove sono in tre per una maglia: Lichtsteiner, Barzagli e DeSciglio, quest'ultimo in pole. Coppia centrale formata da Benatia e Chiellini, mentre Alex Sandro agirà sulla sinistra. A centrocampo, abbassando il raggio d'azione, Douglas Costa, Khedira, Pjanic e Matuidi tra qualità e quantità. Là davanti, invece, tutto affidato ai piedi argentini di Dybala e Higuain.




