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Roberto Carlos Brasil Seleção 1997 10 04 2017Getty Images

Il Torneo di Francia 1997: dalla punizione perfetta di Roberto Carlos a Italia-Brasile

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La FFF, la Federcalcio francese, decide di organizzare al termine della stagione 1996/97 un torneo internazionale nel proprio Paese, una sorta di prova generale prima dei Mondiali che si sarebbero tenuti in terra transalpina nel 1998. A partecipare alla manifestazione, denominata Torneo di Francia, sono invitate 3 delle più importanti Nazionali al Mondo: il Brasile, campione del Mondo in carica, l'Italia, vicecampione del Mondo, e l'Inghilterra, semifinalista ad Euro '96. Completava il quadro delle squadre i Bleus padroni di casa di Jacquet.

Il Ct. dell'Italia Cesare Maldini, in verità, accoglie inizialmente con freddezza l'invito: il torneo si sarebbe infatti disputato a inizio giugno 1997, dal 3 all'11, un periodo solitamente poco proficuo per il calcio italiano. La stagione si era infatti conclusa con la finale di Champions League, che aveva visto la Juventus uscire con le ossa rotte dalla sfida dell'Olympiastadion contro il Borussia Dortmund.

Molti giocatori bianconeri, che rappresentavano l'ossatura della Nazionale, al termine di un anno impegnativo e denso di gare, arrivavano all'appuntamento infortunati o con uno stato di forma scadente. Non così Alessandro Del Piero, appena rientrato da un infortunio, che aveva giocato il secondo tempo della gara di Monaco di Baviera guadagnandosi anche la chiamata in azzurro.

Per il resto nei 22 azzurri convocati da Maldini c'è un rientro importante, quello fra i pali di Gianluca Pagliuca, che aveva accettato in quel momento di fare la riserva di Peruzzi, e 3 novità assolute: il centrocampista Jimmy Maini, reduce da una super stagione con il Vicenza, l'ala del Piacenza Eusebio Di Francesco e il difensore del Bologna Stefano Torrisi. Restano a casa invece Roberto Baggio e Fabrizio Ravanelli.

Zidane France

E le altre? A destare maggiore impressione è il Brasile. I verdeoro hanno davanti il duo composto dal veterano Romario e dal giovane emergente Ronaldo, l'astro nascente Denilson e il terzino goleador Roberto Carlos, che, ceduto frettolosamente dall'Inter, aveva trovato la sua dimensione nel Real Madrid. La Francia, che a Parigi si laureerà campione del Mondo, è ancora un cantiere aperto: ci sono fra gli altri Barthez, Blanc, Thuram, Desailly, Deschamps, Zidane e Djorkaeff, ma ancora non ha nelle sue fila due pedine fondamentali come Henry e Trezeguet. Delle 4 partecipanti, infine, l'Inghilterra sembra quella con minor talento ma forse la più quadrata e mette in mostra la giovane stella David Beckham.

La prima sfida vede di fronte Francia e Brasile il 3 giugno a Lione. Più che per il risultato in sé (1-1) la partita dello Stade de Gerland sarà ricordata per lo straordinario goal su calcio di punizione dell'ex nerazzurro Roberto Carlos. L'arbitro al 22' concede un calcio di punizione alla squadra di Zagallo poco oltre i 30 metri per un fallo di Deschamps ai danni di Romario. Sul pallone si porta il terzino verdeoro, e il modo in cui colpirà quel pallone diventerà iconico.

Prende la giusta rincorsa, calcia ad effetto di esterno sinistro e la sfera prima aggira la barriera, poi, quando sembra destinata ad uscire fuori dallo specchio, devia all'ultimo, insaccandosi alle spalle di un incredulo Barthez. Un'autentica prodezza balistica, un gesto tecnico superlativo che consegnerà per sempre alla leggenda calcistica l'ex giocatore dell'Inter. Quel goal attirerà anche le attenzioni di fisici e matematici, che spiegheranno poi la traiettoria seguita dal pallone con l'effetto Magnus, secondo il quale una sfera che si muove ruotando su se stessa compie una traiettoria curva.

Nei loro studi i fisici scopriranno anche che l’attrito, nelle punizioni dalla lunga distanza come quella battuta di Roberto Carlos, gioca un ruolo fondamentale e fino a quel momento sconosciuto. In pratica la resistenza offerta dall'aria a un certo punto rallenta il pallone così tanto da modificarne la traiettoria, facendogli prendere le direzioni più imprevedibili.

"La palla pesava poco e mi ha reso un po' più semplice quel tipo di esecuzione", racconterà anni dopo il giocatore brasiliano.

Illuminata dalla prodezza di Roberto Carlos, la sfida inaugurale del torneo di Francia termina però 1-1. Nella ripresa infatti il Brasile cala e i Bleus ne approfittano, con Keller che fissa il punteggio sull'1-1 al 60': Ba mette in area per Maurice, che si gira bene. Taffarel non trattiene la conclusione e per Keller è un gioco da ragazzi pareggiare a porta vuota.

ronaldo romario Confederations Cup 1997 06062017Social Media

La seconda gara mette di fronte l'Inghilterra di Glen Hoddle e l'Italia di Cesare Maldini allo Stade 'La Beaujoire' di Nantes. Il Commissario tecnico triestino schiera gli Azzurri con il suo classico 5-3-2. Davanti a Peruzzi, Di Livio e Benarrivo sono i due esterni, mentre Ferrara, Costacurta e Fabio Cannavaro agiscono da centrali. Di Matteo, Albertini e Dino Baggio sono i tre di centrocampo, con la coppia Casiraghi-Zola di punta. 

Gli inglesi propongono il tandem offensivo Sheringham-Wright, con Beckham all'ala destra ed Ince e Scholes come interni di centrocampo. L'Italia appare spenta e poco motivata, mentre i Tre Leoni hanno sete di rivincita dopo la beffa di Wembley di febbraio. E puntualmente la ottengono, dimostrandosi più freschi. Al 26' su lancio in profondità di Scholes, Wright ruba il tempo a Ferrara e sorprende Peruzzi per l'1-0. 

Ancora l'attaccante dell'Arsenal mette in crisi la retroguardia di Maldini e dalla sinistra fa filtrare un pallone fra Benarrivo e Costacurta, che Scholes raccoglie per battere nuovamente Peruzzi. Nella ripresa, nonostante i tanti cambi, l'inerzia della gara non cambia e sotto una pioggia battente solo due interventi del portiere della Juventus su Andy Cole e Gary Neville evitano alla Nazionale un passivo peggiore.

La prestazione della formazione di Maldini è così deludente da scatenare le proteste di Michel Platini, co-presidente del comitato organizzatore deli Mondiali 1998, che accusa l'Italia di scarso impegno. Dovrà ricredersi l'8 giugno, quando allo Stade de Gerland di Lione va in scena una spettacolare Italia-Brasile. Un giorno prima la Francia aveva perso a sua volta contro i Tre Leoni, premiati da un goal di Shearer nel finale.

La sfida fra gli Azzurri e i Verdeoro sarà senza esclusioni di colpi, fra due squadre che si esprimeranno ai loro massimi livelli. Un vero spot in vista dei Mondiali. Cesare Maldini cambia molto rispetto alla prima partita. In porta spazio a Pagliuca, in difesa si rivede Panucci accanto a Costacurta e Fabio Cannavaro, mentre sulle due fasce ci sono Lombardo e il figlio del Ct., Paolo Maldini. Il centrocampo è immutato rispetto al primo match, mentre in attacco giocano dal 1' Bobo Vieri e Del Piero, rimasti fuori contro l'Inghilterra.

Zagallo risponde con un 4-4-2 che in fase di possesso diventa un 4-2-4, visto che gli esterni sono Leonardo e Denilson. Per la difesa dell'Italia si annuncia una serata da straordinari e sarà così, ma, un po' a sorpresa, sono gli azzurri a cogliere impreparati i brasiliani nella prima mezz'ora. In particolare è Del Piero, il più fresco dei suoi, a far venire il mal di testa alla retroguardia della Seleçao, mentre Lombardo riesce a limitare le incursioni di Roberto Carlos.

Gli Azzurri passano di fatto al primo affondo: Vieri fugge sulla destra e crossa sul 2° palo, dove Del Piero anticipa di testa Cafu e trafigge Taffarel. Dall'altra parte è Ronaldo, preso in consegna da Cannavaro, a destare le maggiori preoccupazioni. Il futuro 'Fenomeno' nerazzurro scappa via al difensore italiano e tira con il destro, trovando la deviazione di Costacurta e il palo esterno.

Christian Vieri and Alessadro Del Piero Italy World Cup 1998Getty

Sorprendentemente al 24' c'è il raddoppio azzurro: Albertini prende la mira su punizione dalla distanza e la palla, dopo aver colpito la testa di Aldair, si infila in rete per il 2-0. Dopo la mezzora però la Seleçao accorcia, grazie a un sinistro del solito Roberto Carlos che, deviato da Lombardo, sorprende Pagliuca. Denilson è una spina nel fianco, e nonostante la sua propensione al gesto estetico più che alla concretezza, fa sudare freddo ai difensori italiani. 

La spinta del Brasile nella ripresa diventa un vero e proprio forcing. Brividi al 50', quando Pagliuca si supera respingendo un gran tiro di Denilson. Due minuti dopo è provvidenziale invece Maldini ad anticipare Ronaldo e Leonardo. Il solito Denilson salta 3 avversari e calcia a lato al 54', quando poco dopo l'ora di gioca l'ingresso in campo del giovane Pippo Inzaghi al posto di Vieri, calato alla distanza, ridà smalto e vivacità alla manovra azzurra. Proprio 'Superpippo' viene messo giù in area da Aldair e guadagna un calcio di rigore prezioso. Della trasformazione si incarica ancora Del Piero, che firma il 3-1.

Sembra fatta ma proprio in quel momento il Brasile con i suoi uomini di punta dà una dimostrazione della sua forza: al 72' Ronaldo sfugge a Cannavaro, salta netto Costacurta e spiazza Pagliuca con un destro angolato sul primo palo: 3-2. Roberto Carlos, ancora lui, sfrutta un disimpegno errato della retroguardia italiana ma colpisce la traversa. La rete del pareggio è tuttavia nell'aria e giunge nel finale: Ronaldo pesca Romario, che si infila fra Lombardo e Costacurta, aggira Pagliuca e deposita in rete la palla del definitivo 3-3. Le due squadre escono fra gli applausi, e Cesare Maldini è soddisfatto nonostante la rimonta subita nel finale.

Le ultime due gare sono forse le meno avvincenti del lotto. Il 10 giugno, a Parigi, l'Inghilterra cade con il Brasile, che vince con un altro guizzo di Romario. Più interessante l'ultima gara, che al Parco dei Principi vede gli Azzurri pareggiare 2-2 con la Francia. La formazione dell'Italia ricalca quella vista con il Brasile, con alcune novità: Nesta in difesa al posto di Panucci, Di Livio a centrocampo e davanti Del Piero e Zola a supporto di Casiraghi.

La formazione di Maldini è molto offensiva e la Francia sfrutta a suo vantaggio il maggior equilibrio tattico: Zidane sblocca al 12', battendo da distanza ravvicinata Pagliuca dopo aver controllato in corsa un lancio di Thuram. I ritmi sono blandi, e nel primo tempo non ci sono altri goal. Più frizzante la ripresa, con Maldini che si copre inserendo Panucci per Zola. L'Italia pareggia al 61' con un colpo di testa di Casiraghi su assist di Di Livio, e sfiora il 2-1 pochi minuti dopo, quando Deschamps salva sulla riga di porta una girata di testa del nuovo entrato.

La Francia è però sempre viva e al 73' un gran tiro di Djorkaeff sotto la traversa regala il 2-1 ai padroni di casa. Nel finale tuttavia Del Piero ha la forza di ingannare Thuram, che lo stende. Sul dischetto va lo stesso bianconero e chiude i giochi battendo Charbonnier dagli 11 metri proprio al 90'. A vincere il Torneo di Francia è a sorpresa l'Inghilterra, prima in classifica con 6 punti, uno di vantaggio sul Brasile delle stelle. Ultime a pari merito a quota 2, Italia e Francia, con gli azzurri che si consolano con il titolo di capocannoniere dell'attaccante della Juventus, autore complessivamente di 3 reti. Visto lo spettacolo offerto con il Brasile e considerato che ai Mondiali mancava ancora un anno, Cesare Maldini aveva di che essere soddisfatto.

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