“Cristiano Ronaldo ha già capito che due partite non sono come le altre: quella contro l'Inter e quella contro il Torino”. Così il capitano della Juventus, Giorgio Chiellini, ai microfoni di DAZN. E dopo aver fornito un contributo importante contro la formazione nerazzurra, il 33enne campione portoghese proverà a proporre lo stesso copione nell'imminente derby della Mole.
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Fresco di prestazione opaca a Berna, fatta stranamente più di ombre anziché di luci, Ronaldo non è solito sbagliare due gare di fila. Contro lo Young Boys, tra fioretto e sfortuna, l'ex Real Madrid non è riuscito a trovare il secondo lampo in Champions League con la maglia bianconera. In campionato, invece, il rendimento è tutt'altro: 10 goal e 6 assist in 15 presenze. Numeri da urlo, numeri semplicemente da CR7.
Insomma, Salvatore Sirigu si prepara a vivere una serata piuttosto impegnativa. Allo stadio Olimpico Grande Torino, infatti, il fuoriclasse lusitano proverà a griffare un match storicamente sentito. E a tal proposito, Ronaldo ha già perfettamente compreso come la stracittadina torinese vanti un fascino particolare. Fondamentale, quindi, settarsi fin dal principio.
Dal punto di vista atletico, sebbene finora Cristiano non abbia pressoché mai riposato, il quadro appare dei migliori. Motivo per cui, pur effettuando un turnover scientifico, in terra elvetica Max Allegri ha preferito mandare inizialmente in panchina Paulo Dybala. Uno che, da quando sotto la Mole è sbarcato CR7, ha dovuto cambiare stile di gioco. Diventando – parola del tecnico toscano – un “tuttocampista”. Sì, però da 5 reti nelle ultime 7 uscite della Juventus in Europa.
“Uno dei magazzinieri stamattina mi ha detto: “Per favore, vincete col Torino, altrimenti mia nonna...”. Ho realizzato che gli juventini si rifiutano di perdere due match: Inter e Torino. Un derby è sempre bello e noi dobbiamo vincere”. Ronaldo, evidentemente catechizzato da Chiellini e compagni, ha le idee chiare. E questa, sicuramente, non è una buona notizia per la retroguardia granata.




