Il vincente giramondo approda a Manchester nell'estate 2016. Salutato con tutti gli onori e le speranze del caso. Lo United ha bisogno di rilanciarsi e sceglie José Mourinho per uscire dal torpore e tornare ad essere competitivo. L'ad dei Red Devils, Ed Woodward, lo accoglie in pompa magna rilasciando dichiarazioni stellari: ''Mourinho è il migliore al mondo, ha vinto trofei e ispirato giocatori in tutta Europa e, ovviamente, conosce benissimo la Premier League avendola già vinta tre volte. La sua storia di successi è l'ideale per portare avanti questo club".
Il contratto sottoscritto è pazzesco, una sessantina di milioni per un triennale, roba decisamente astronomica. Lo Special One ovunque va pretende arrivi di peso e giocatori costosissimi per rimpolpare i propri progetti, pronti a portare a casa successi prestigiosi.
Il club inglese spende in un triennio cifre incredibili per accontentare Mourinho. Arrivano – tra gli altri – Ibrahimovic, Pogba, che già da solo vale il Pil di qualche piccolo stato, Matic, Lindelof, Lukaku, strappa Sanchez all'Arsenal nello scorso gennaio scambiandolo con Mjkhytarian. Ma i risultati arrivano a targhe alterne. Ad oggi, con il suo Manchester United, Mou ha alzato la Community Shield, la Coppa di Lega e l'Europa League. Ma in Premier non c'era aria di crescita, e anche in Champions vige un fallimento targato Siviglia di Montella. Passando all'attualità, invece, si naviga a vista.
Dopo 9 gare di Premier League, il Manchester United veleggia a metà classifica con 14 punti incamerati, sopravanzato dai rivali di sempre: Manchester City, Liverpool, Arsenal, Tottenham, Chelsea, ma pure da Watford e Bournemouth. Insomma, lontanissimo dal vertice. E le voci circa un licenziamento di Mou sono all'ordine del giorno. Negli ultimi due turni di campionato sono giunti una vittoria e un pareggio che, in qualche modo, hanno stoppato certe situazioni; ma il manager lusitano deve stare estremamente attento. Lo Special One paga, poi, il rapporto conflittuale con alcuni suoi giocatori. In primis quello con Pogba, stella assoluta del calcio europeo e mondiale voluto a tutti i costi, con il quale è giunto ai ferri corti.
Al suo terzo anno di United, Mourinho ha raccolto poche sensazioni positive, rare vittorie e critiche asperrime. La Champions League, mai come questa volta, potrebbe rivelarsi una vera e propria salvezza.




