Milik Srna Shakhtar Napoli Champions LeagueGetty Images

Srna come Lucioni: anche lui trovato positivo all'antidoping

Le voci avevano iniziato a diffondersi già qualche giorno fa. Ma senza essere confermate. Adesso c'è l'ufficialità, arrivata del diretto interessato: nella stessa giornata di Fabio Lucioni, anche Darijo Srna è stato trovato positivo a un test antidoping.

Come rivela Srna, i fatti risalgono addirittura allo scorso 22 marzo, nonostante la notifica del NADCU, il centro antidoping ucraino, gli sia arrivata solo il 18 settembre. Un controllo antidoping apparentemente normale, effettuato non dopo una partita ma in un giorno come gli altri, rischia così di trasformarsi in un incubo.

"Ma voglio chiarire che non ho mai assunto coscientemente o intenzionalmente alcuna sostanza proibita - si difende il capitano dello Shakhtar Donetsk, avversario del Napoli nei gironi di Champions League - specialmente per trarre un vantaggio competitivo".

Srna rivela di aver preso la decisione di "non giocare fino a quando i procedimenti legali non saranno conclusi. Ora voglio concentrarmi unicamente per ripulire il mio nome e la mia reputazione. Durante la mia carriera ho sempre dovuto provare qualcosa: dovrò farlo nuovamente".

"Tutto quello che ho ottenuto nelia mia vita e la mia carriera - prosegue il comunicato di Srna - l'ho ottenuto mediante duro lavoro, integrità, disciplina e soprattutto onestà. Questi sono i principi che mi sono stati inculcati da mio padre e sono gli stessi principi che cerco di trasmettere ai miei figli".

Così come Lucioni, anche Srna rischia ora una squalifica di 4 anni: il regolamento della WADA (World Anti-Doping Agency), in questo senso, è chiaro. Per la bandiera dello Shakhtar e della nazionale croata, oggi trentacinquenne, la carriera arriverebbe al capitolo finale.

Pubblicità