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Diego Simeone Atletico Madrid 2019-20

Simeone e l'Atletico Madrid: gli anni del Cholismo

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L'arrivo in panchina di Diego Pablo Simeone il 23 dicembre del 2011 segna una svolta epocale nella storia dell'Atletico Madrid e nella carriera dell'allenatore argentino. Questo cambiamento avviene attraverso una nuova modalità di fare calcio, il 'Cholismo'

Ma cosa si intende per Cholismo? Sebbene se ne parli spesso, non esiste al momento una definizione univoca. Il termine, innanzi tutto, nasce nel 2013 come uno dei neologismi di maggior successo accolti dalla Rae, la versione spagnola dell'Accademia della Crusca.

Ebbene, secondo la Rae, il Cholismo è "l’idea del Cholo di concepire il calcio e di imprimere il suo carattere di vincitore ai propri giocatori. Indica un’attitudine, quella del Cholo, ad aizzare la folla con un solo gesto. Il significato è ampio, ma si può riassumere in una filosofia legata al carattere ed alla fiducia in se stessi. In definitiva una serie di massime che l’Atletico ripete come un mantra. Una tendenza".

Se si legge l'autobiografia dell'ex centrocampista di Lazio e Inter: 'El Cholo. Il mio metodo per vincere', ognuno può farsi un'idea più precisa di questa rivoluzione arrivata dall'argentina. Dal libro si evince infatti che il Cholismo è una simbiosi perfetta fra un allenatore e undici giocatori (più la panchina), in base alla quale questi ultimi trasferiscono sul campo il credo calcistico del loro tecnico, che può sintetizzarsi inumiltà, spirito di sacrificio, garra e concretezza.

Nell'idea calcistica di Simeone, il quale a livello tattico riprende il 4-4-2 di sacchiana memoria, il collettivo viene prima del singolo, che può esaltare la sua qualità soltanto mediante il sacrificio per i compagni e il giusto atteggiamento mentale. La verticalità è più importante del possesso palla fine a se stesso, perché l'obiettivo di una squadra è quello di segnare più goal possibili. Tutti i componenti della rosa hanno inoltre la stessa importanza, dato che possono risultare egualmente determinanti. Un risultato, infine, può sempre essere recuperato finchè l'arbitro non fischia, e di conseguenza la squadra deve dare tutto fino alla fine.

Concetti chiari e precisi, che portano a una netta frattura con il 'guardiolismo' imperante e danno all'Atletico Madrid un'impronta chiara e inconfondibile, consentendogli di competere con squadre sulla carta superiori come Barcellona e Real Madrid. È grazie al Cholismo che i Colchoneros iniziano ad ottenere grandi risultati in patria e in Europa.

Atletico Madrid, Europa League 05092012

Simeone approda a Madrid con la squadra 10ª in classifica nella Liga poco dopo aver lasciato la panchina del Racing de Avellaneda. Dopo un pareggio per 0-0 al debutto, ottiene i 3 punti già dalla seconda partita contro il Villarreal. Se in campionato l'Atletico risale al 5° posto, in Europa League arriva subito un grande trionfo. I goal di Radamel Falcão trascinano gli spagnoli alla finalissima contro i baschi dell'Athletic Bilbao, che si aggiudicano 3-0 grazie ad una doppietta del 'Tigre' e ad un goal del brasiliano Diego. 

Lungo il cammino cadono diverse squadre importanti (Lazio, Besiktas, Hannover e Valencia) e il Cholo diventa il primo allenatore argentino a vincere il trofeo. Non solo: è il terzo a vincere il trofeo sia da giocatore che da allenatore, e con un record assoluto di 9 vittorie conseguite dalla sua squadra nel torneo dal momento del suo insediamento. 

La seconda stagione con i Colchoneros di Simeone porta in dote al tecnico di Buenos Aires 2 titoli e un risultato importante. Il 2012/13 si apre infatti con la vittoria nella Supercoppa Europea contro il malcapitato Chelsea, Campione d'Europa in carica ma travolto per 4-1. Segnano il solito Falcão, autore di una tripletta, e João Miranda, futuro acquisto dell'Inter. In quella stagione arriva anche la vittoria in Copa del Rey contro i rivali del Real Madrid di Mourinho, sconfitti 2-1 ai supplementari. 

Ma è soprattutto il 3° posto finale nella Liga a lanciare la squadra colchonera nel trofeo più importante, la Champions League. Nasce ufficialmente il termine 'Cholismo' per indicare il calcio di Simeone praticato dall'Atletico Madrid in Spagna e in giro per il continente europeo. Anche se in Europa League i campioni uscenti escono ai sedicesimi con il Rubin Kazan.

Il processo di crescita del tecnico argentino e della sua squadra porta nel 2013/04 alla vittoria nella Liga spagnola, la 10ª affermazione complessiva nella storia del club, che arriva a 18 anni di distanza dalla precedente. Si spezza il duopolio Real Madrid-Barça, che hanno in squadra i due fenomeni Cristiano Ronaldo e Messi. Pur perdendo la Supercoppa Europea contro i catalani per la regola dei goal fuoricasa che valgono doppio (1-1 al Calderón e 0-0 al Camp Nou), si rifà in Europa, dove, grazie ai goal del nuovo bomber Diego Costa raggiunge dopo 40 anni la finale della Champions League, che si assegna in un derby ad alta tensione con i cugini del Real.  

"Abbiamo una chiara identità di gioco, questo sì. - dichiara Simeone - Dico sempre che le squadre che hanno trasmesso al meglio le mie idee sono state l’Estudiantes e l’Atletico Madrid. Non avrei il coraggio di parlare di 'cholismo', però le mie squadre giocano in un determinato modo".

Varane Simeone Champions League 2014

I Colchoneros hanno la meglio ai quarti sul Barcellona, in semifinale sul Chelsea e in finale vanno ad un passo dall'impresa. Al Da Luz di Lisbona, in vantaggio dal 36' con Godin, vengono beffati dal pareggio in extremis dei Blancos di Ancelotti, a segno con Sergio Ramos in pieno recupero. Nei supplementari, purtroppo per l'Atletico, non c'è storia. I giocatori di Simeone, stremati, vengono travolti dai rivali, che vanno a segno con Bale, Marcelo e Cristiano Ronaldo e si aggiudicano l'agognata 10ª Champions della loro storia.

Ma anziché abbattere il Cholismo, una simile sconfitta al contrario lo esalta, anche se il lavoro di ricostruzione non è semplice. Nella stagione 2014/15, la prima con Griezmann riferimento offensivo, Simeone vince la sua prima Supercoppa di Spagna avendo stavolta la meglio sulle merengues (1-1 e 1-0 nel doppio confronto). In campionato l'Atletico si piazza 3°, mentre in Champions l'avventura si chiude anticipatamente ai quarti di finale con l'eliminazione ad opera del solito Real Madrid.

Il 26 dicembre 2015 Simeone diventa comunque l'allenatore più presente consecutivamente alla guida dell'Atletico Madrid con 211 panchine di fila, record da lui stabilito nella gara di campionato con il Villarreal. Nella Liga la volata finale vede i Colchoneros beffati al fotofinish da Barça e Real. Il terreno di conquista del generale argentino torna ad essere dunque l'Europa. L'Atletico Madrid è protagonista infatti, come due anni prima, di una campagna Champions esaltante. Elimina il Barcellona nei quarti e il Bayern Monaco in semifinale, guadagnandosi il diritto di giocarsi una rivincita europea con il Real Madrid.

Il confronto decisivo si gioca al Meazza di Milano il 28 maggio 2016. La gara è ancora una volta molto tirata. Stavolta passa a condurre il Real Madrid con l'uomo delle finali Sergio Ramos, in goal al 15' con uno stacco vincente da posizione dubbia. Ma l'Atletico, che incarna lo spirito del suo allenatore, non molla e al 79' Ferreira Carrasco riporta tutto in equilibrio. L'1-1 non si spezza nemmeno nei supplementari e si va ai rigori. L'epilogo però farà piangere nuovamente il popolo colchonero: Juanfran fallisce il 4° tiro colpendo il palo, segnano invece tutti e 5 i tiratori del Real, e quando Cristiano Ronaldo trasforma il 5° penalty esplode nuovamente la festa dei Blancos.

Negli Stati Uniti sono convinti che il Cholismo possa rivelarsi utile anche nella gestione delle imprese, così il modo di lavorare del tecnico argentino diventa addirittura materia di studio all'Università di Harvard. Nella Liga la squadra si piazza per la 3ª volta di fila al 3° posto, mentre in Copa del Rey è fatale il k.o. in semifinale con il Barcellona. 

Atletico Madrid players celebrate their La Liga triumph with coach Diego SimeoneGetty

Il 2016/17 segna un miglioramento dei Colchoneros nella Liga, con un brillante 2° posto finale, a fronte dell'eliminazione in semifinale sia in Copa del Rey, sia in Champions League. L'anno buono per tornare a vincere è così il 2017/18, nel quale Simeone conquista la seconda Europa League della sua carriera da allenatore dell'Atletico, sconfiggendo con un netto 3-0 a Lione l'Olympique Marsiglia di Rudi Garcia.

La squadra spagnola, retrocessa dalla Champions, permette a Simeone di eguagliare Aragonés come tecnico più vincente del club. Segnano Griezmann (doppietta) e Gabi. Il 'Cholo' deve però assistere dalla tribuna all'impresa dei suoi giocatori perché squalificato: gli erano infatti state inflitte 4 giornate di squalifica dopo le intemperanze verso l'arbitro francese Turpin nella sfida con l'Arsenal.

Il 15 agosto 2018 il primato del Cholo diventa in solitaria con una nuova rivincita ai danni del Real Madrid, sconfitto 4-2 dopo i tempi supplementari nella Supercoppa europea grazie ad una doppietta di Diego Costa e ai goal di Saúl e Koke. Grazie a quel successo Simeone è anche il primo allenatore della storia colchonera ad aver battuto il Real Madrid in 3 diverse finali. Nella Liga arriva per il secondo anno di fila un 2° posto dietro al Barcellona, chiaro segno di quanto con il tecnico argentino i Colchoneros si siano affermati in pianta stabile nelle posizione d'elite del campionato spagnolo.

Doppia eliminazione agli ottavi invece nelle due Coppe, in Champions League contro la Juventus e in Copa del Rey. Proprio alla gara di andata con i bianconeri al Wanda Metropolitano è legata una delle immagini più iconiche dell'avventura di Simeone con l'Atletico, il celebre gesto de 'los huevos' rivolto verso i suoi tifosi dopo l'autogoal di Cristiano Ronaldo che porta al 2-0, che gli costa 20 mila euro di multa da parte dell'UEFA. Quest'anno, invece, in campionato le cose non sono andate benissimo e la squadra al momento della sospensione del torneo per l'emergenza Coronavirus è 6ª in classifica, ma a soli 2 punti dal 3° posto e con tutte le possibilità di recuperare.

Nell'agosto 2019 l'Atletico Madrid ha anche perso la finale della Supercoppa di Spagna giocata contro il Real Madrid (4-1 ai rigori), mentre le cose stanno andando bene in Champions League. Proprio alla campagna europea è legata l'ultima immagine iconica di Simeone: una corsa forsennata a braccia larghe, in segno di vittoria, dopo il 3-2 in extremis segnato da Morata nei tempi supplementari contro il Liverpool. Il risultato a sorpresa nel ritorno degli ottavi di finale contro i campioni d'Europa, abbinato all'1-0 dell'andata, ha permesso agli spagnoli di qualificarsi ai quarti di finale. Il Cholismo, insomma, è vivo e vegeto. La rivoluzione di Simeone, alla faccia di chi pensava a un suo imminente declino, continua. 

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