A un passo dallo scudetto. La Juventus si avvicina all'obiettivo. E lo fa archiviando la pratica Lazio, in una gara in bilico fino all'ultimo, decisa dalla doppietta di Cristiano Ronaldo. Nulla di nuovo, per il fuoriclasse portoghese, giunto a quota 30 goal - primato condiviso con Immobile - nella classifica marcatori.
Non fa notizia per CR7, stesso discorso per Paulo Dybala, giunto ormai al massimo picco di maturità calcistica. Assist a ripetizione e, soprattutto, classe al potere. Insomma, proprio come piace a Maurizio Sarri che, dal canto suo, avrà sicuramente apprezzato la prova di Adrien Rabiot.
Già, perché il mediano transalpino continua a crescere di partita in partita. Sinistra o destra, giustappunto, non fa più differenza. Sullo sfondo ampi margini di miglioramento e, soprattutto, contributi di livello nell'immediato: con il 100% di contrasti vinti contro la Lazio. Esattamente ciò che serve per confermarsi tra le fila della Vecchia Signora.
Madama pregusta il nono scudetto di fila. E lo fa attraverso un percorso di crescita caratterizzato da inevitabili alti e bassi stagionali. Appunto, alti: per la prima volta nella sua storia, la Juventus ha segnato almeno due goal in 11 gare consecutive in Serie A.

In attesa della massima esposizione corale, dunque, il tecnico bianconero può guadare il bicchiere mezzo pieno. Vuoi per uno scudetto dietro l'angolo, vuoi per la crescita delle individualità. Senza, tuttavia, sottovalutare quanto di buono dovrà portare il mercato nelle prossime puntate.
Rabiot gioca, convince, e prova ad allontanare i chiacchiericci di mercato. Un'evoluzione graduale ma netta, analizzata così nel pre lockdown da Sarri:
"In Italia ha fatto fatica per tre mesi Platini, è normale abbia fatto fatica anche lui. E' cresciuto nell'ultimo periodo e per questo sta giocando con continuità. Ci lascia costantemente la sensazione di poter fare anche di più, di avere un grande potenziale. Lo sta tirando fuori negli ultimi tempi ma c'è sempre la sensazione che possa fare ancora meglio. Il percorso di crescita pare ben avviato".
Ora, il passo successivo: convincere in vista della Champions League. Il match di ritorno con il Lione dista ancora quattro partite, ma la concentrazione della Juve - inevitabilmente - è rivolta anche all'Europa che conta. Accedere ai quarti di finale, infatti, in zona Continassa rappresenta un imperativo categorico.
In definitiva, un obiettivo da centrare a tutti i costi facendo leva anche sulla buona luna di Rabiot, tra i più negativi del match del 'Parc OL'. Passato. Adesso conta l'attualità, adesso conta non voltarsi indietro. Messaggio recepito dall'ex PSG, sempre più centrale nei progetti sarriani.


