Il pensiero della Juventus è molto chiaro: una partita non può cambiare le valutazioni che si fanno in 13-14 mesi. Questo, riassunto, il pensiero di Fabio Paratici. Parole nette e inequivocabili. Sebbene, nel calcio, l'effetto sorpresa sia sempre dietro l'angolo.
Con coraggio, mettendo da parte quanto di ottimo ottenuto con l'era Allegri, alla Continassa hanno deciso di fare un passo verso la novità. Impopolare, probabilmente, ma fondamentale per dare nuovi stimoli a un gruppo di lavoro spremuto - inevitabilmente - dalla vecchia gestione. Restano 11 trofei in 5 anni. Resta, soprattutto, quanto proposto da uno degli allenatori più vincenti della storia juventina.
Nella stessa storia, con sfumature differenti, è entrato di diritto anche Maurizio Sarri. Profondamente diverso dal predecessore, per modo di intendere il calcio e la vita, ma altrettanto vincente. Nono scudetto alla mano. E non è poco, a maggior ragione considerando come il coronavirus abbia stravolto tutto e tutti.
GettyEcco perché, quindi, diventerebbe un esercizio miope soffermarsi su una gara. Vitale, indubbiamente, tra aspetto finanziario e sportivo. Il tutto, considerando come Madama annoveri tra le sue fila Cristiano Ronaldo, uno che ha vinto per ben 5 volte la Champions League.
C'è chi dice che l'Europa che conti rappresenti per la Juve un obiettivo. Altri, invece, sostengono che sia un sogno. Di certo, però, la sostanza non cambia: i bianconeri hanno alzato sensibilmente l'asticella e, quindi, pensare di riportare all'ombra della Mole un trofeo che manca da 24 anni è normale che sia tutto fuorché un pensiero ardito.
Discontinuità. Sarri, in chiave embrionale, avrebbe dovuto rappresentare un grosso cambiamento. E, invece, il pragmatismo s'è rivelato l'ingrediente cardine del primo anno dell'ex mister del Chelsea nel capoluogo piemontese. Poco spettacolo, risultati. Passando, inevitabilmente, dai classici alti e bassi di rito.
Resta la sensazione, indubitabilmente, che il processo di cambiamento sia ancora in alto mare. Vuoi per le caratteristiche della rosa, vuoi per le caratteristiche del condottiero zebrato. Un quadro che nel lungo periodo andrà chiarito, anche perché il concetto di ibrido va abolito. Prima che diventi (concretamente) pericoloso.
La Juve ha le idee chiare. E non passano da un dentro o fuori. Non passano da un appuntamento. Lungimiranza al potere, cercando la miglior soluzione possibile per consolidare un programma di lavoro sempre più ambizioso.


