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Daniele Rugani Daniele Baselli Cagliari TorinoGetty Images

Rugani e il primo caso di Covid in Serie A: a distanza di un anno

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Esattamente un anno fa, purtroppo, Daniele Rugani diventava il primo calciatore a essere contagiato in Serie A. Il primo dell'élite nostrana, a testimonianza di come la vita ai tempi del COVID-19 sia cambiata profondamente anche per i giocatori: più controllati, sì, ma pur sempre umani.

Attraverso una nota ufficiale, infatti, la Juventus in tarda serata comunicava la positività del centrale toscano:

"Il calciatore Daniele Rugani è risultato positivo al Coronavirus-COVID-19 ed è attualmente asintomatico. Juventus Football Club sta attivando in queste ore tutte le procedure di isolamento previste dalla normativa, compreso il censimento di quanti hanno avuto contatti con lui".

Poi, attraverso i social, il messaggio del diretto interessato:

"Ci tengo a tranquillizzare tutti coloro che si stanno preoccupando per me, sto bene. In questo momento però sento ancora di più il dovere di ringraziare tutti i medici e gli infermieri che stanno lottando negli ospedali per fronteggiare questa emergenza. Invito tutti a rispettare le regole, perché questo virus non fa distinzioni! Facciamolo per noi stessi, per i nostri cari e per chi ci circonda".

Una positività durata poco più di un mese, con lo scorso 15 aprile a decretare la negatività di Rugani al Coronavirus. Una buona notizia arrivata - come da protocollo - dopo un doppio controllo con test diagnostici (tamponi). Un'avventura raccontata così dall'ex 24 bianconero sui canali della Juventus:

"Lì per lì è stata una bella botta perché sono stato il primo nel nostro ambiente e spero sia servito a sensibilizzare tutti, soprattutto chi non aveva capito la gravità di questo problema. C’è stato immediatamente un boom mediatico fortissimo, mi hanno scritto in tantissimi". 

Ora, invece, il quadro è cambiato. E la notizia, sostanzialmente, non coglie più di sorpresa. Vuoi perché la drammaticità del momento è finita persino per diventare routine, vuoi perché dall'11 marzo 2020 di acqua ne è passata sotto i ponti e, difatti, sono molteplici i calciatori ad aver avuto a che fare con il maledetto virus.

Al tempo stesso, professionalmente, è cambiato anche il mondo di Rugani. Che, dopo un'effimera avventura con il Rennes, è rientrato in Italia per difendere i colori del Cagliari. E - individualmente - le cose non vanno male: 6 presenze e 1 goal. Il tutto, con un cambio di ritmo collettivo in concomitanza grazie all'arrivo di Semplici sulla panchina isolana, reduce da 7 punti in 3 partite. 

Sullo sfondo, dunque, il rientro alla base. Perché, nonostante il toscano abbia impattato nel migliore dei modi con l'ambiente rossoblù, appare difficile che il matrimonio possa proseguire. A maggior ragione considerando l'ingaggio da 3 milioni netti annui che lega Rugani alla Juventus. Ma questa è un'altra storia, ancora tutta da scrivere. 

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