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Cristiano Ronaldo Empoli JuventusGetty Images

Ronaldo forza 7 in campionato: la Juventus ora è sua

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Sette: come i goal trovati in campionato. Sette: come il numero che sfoggia sulle sue possenti spalle. Cristiano Ronaldo è questo. Si diverte a giganteggiare decidendo – dal nulla – gare apparentemente maledette. Per ulteriori informazioni bisognerebbe rivolgersi all'Empoli che, pur disputando una signora sfida, cade ai piedi della Juventus, punita proprio dalla buona vena del fuoriclasse portoghese.

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Nella rete del sorpasso, infatti, c'è tutto CR7. Un repertorio sopraffino, supportato da una spaventosa tecnica di base, impreziosita da una personalità fuori dal comune. Un destro che non ha lasciato scampo all'incolpevole Provedel. Un lampo che ha consentito ai campioni d'Italia di consolidare la vetta.

Lo stesso Ronaldo ha commentato la sua serata al fischio finale, consapevole di aver preso per mano la squadra in un momento difficile: "Era complicata, dopo la Champions è sempre così. Abbiamo dato una risposta nella ripresa, tenendo anche bene palla. Il secondo goal? Non lo ricordo bene. Lo rivedrò in tv, ero sicuro di farcela al momento del tiro. Da Manchester a oggi sono stati giorni importanti. All'Old Trafford è stata una prova fantastica, una grande prova corale".

Reduce dalle fatiche di coppa, l'ex simbolo del Real Madrid – per la prima volta da quando milita nella serie A – ha fatto letteralmente la differenza. D'altro canto non si vincono cinque Palloni d'Oro, e altrettante Champions League, per caso.

Nel momento di maggiore appannamento, il 33enne fuoriclasse portoghese s'è messo a completa disposizione della truppa, spingendo i bianconeri verso il successo. “E' un gesto da imitare – ha spiegato Max Allegri al termine della partita – e questa è la dimostrazione che la pratica va sopra la teoria”.

Ronaldo finora ha partecipato attivamente a dieci – sette reti, tre assist – degli ultimi quattordici goal realizzati dalla Juventus nella serie A corrente. Inoltre, cinque delle sette marcature targate CR7 sono arrivate nel secondo tempo. Insomma, il fenomeno lusitano ha fatto rapidamente suo il motto “fino alla fine”. E, ovviamente, non è finita qui. Perché i margini di miglioramento, individuali e corali, certamente non mancano.

I piemontesi stanno imparando a conoscere il suo asso, così come il diretto interessato ha iniziato a comprendere usi e costumi nostrani. I risultati, sicuramente, votano entrambi i partiti. Con la Juventus che, al momento, ha rasentato la perfezione perdendo punti – tra campionato e Champions League – solo in un'occasione (contro il Genoa). Con Ronaldo giunto a sette gioie personali in dodici gettoni. Insomma, il matrimonio viaggia a gonfie vele.

Nota importante: CR7 non s'è fatto condizionare dai chiacchiericci extra campo. Merito di Madama, che immediatamente ha eretto un muro inscalfibile. Merito dello stesso giocatore che, dall'alto di una forza mentale non indifferente, è riuscito a concentrarsi esclusivamente sul rettangolo di gioco. Lo stesso che al termine dell'annata, secondo i piani bianconeri, dovrebbe vedere la Juventus padrona di tutte le manifestazioni. Intanto, è forza sette. E il meglio deve ancora venire.

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