ROMA
ALISSON 6.5: I bianconeri, dalle sue parti, si fanno vedere raramente. Bravo, e non è una novità, a impostare. E' un regista aggiunto. Ma, soprattutto, è uno dei migliori portieri su scala internazionale.
FLORENZI 5.5: Spinge con poca convinzione, limitandosi al compitino. Di Francesco, dalla panchina, lo invita a dare maggiore ampiezza al gioco. Come non detto.
FAZIO 7: Provate a fermarlo, se siete in grado di farlo. Un gigante nelle marcature strette. Prova anche qualche sgroppata qua e là, costruendo trame non banali.
JUAN JESUS 7: Segue i movimenti della retroguardia e non patisce oltremisura. Bravo nel gioco d'anticipo, fondamentale per ripartire senza perdere eccessivi tempi di gioco.
KOLAROV 6.5: Deve contenere Bernardeschi e il modo più efficace per farlo è attaccarlo. Sfiora la rete in due circostanze. Quando parte palla alla piede diventa un uragano vivente.
PELLEGRINI 6: Chiacchierato in orbita bianconera, sfodera una prestazione diligente. Ci prova dalla distanza, buttandosi spesso e volentieri tra le linee per favorire i flussi di gioco. Vanta, dalla sua, importanti margini di miglioramento. (73' GONALONS 6: Fa il suo).
DE ROSSI 6.5: Diligente nel mantenere la posizione, optando costantemente per la giocata più semplice quanto efficace. Non è serata per esperimenti e, appunto, il capitano giallorosso fin dal principio opta per l'efficacia. (82' STROOTMAN SV).
NAINGGOLAN 5: Fa sentire la presenza in entrambe le fasi, pressando tutto e tutti. Costruisce con profitto, ma potrebbe fare meglio in termini di conclusioni. Poi, però, rovina tutto con una doppia ammonizione (l'ultima, forse, fiscale).
UNDER 6: Timido. Non crea quasi mai la superiorità numerica, fornendo letture agevoli agli avversari. Dovrebbe spaccare la partita e, invece, non rispetta integralmente il piano gara. (81' SCHICK SV).
DZEKO 6: Abbassa il raggio d'azione per far salire la squadra. Grande altruismo, ma da lui ci si aspetta sempre il guizzo sotto porta che, oggi, non arriva.
EL SHAARAWY 6: Quando tocca la sfera è sempre una delizia per gli occhi. Svaria sul fronte offensivo per non dare punti di riferimento.
JUVENTUS
SZCZESNY 6: Torna all'Olimpico per la prima volta da avversario e non riceve attestati di stima dal suo vecchio pubblico. Fornisce la consueta sicurezza ai compagni di squadra, palesando una particolare bravura nelle uscite.
DE SCIGLIO 6: Rientra dall'infortunio e non sfigura. Mette in mostra la consueta classe, proponendo buone chiusure difensive. Potrebbe premere maggiormente sull'acceleratore ma preferisce gestirsi.
BARZAGLI 7: Vince diversi uno contro uno, mettendo in campo enormi dosi di furbizia. Nitido esempio di come a 37 anni si possa ancora ben figurare. Rinnovo in vista fino al 2019.
RUGANI 6.5: Nelle battute iniziali commette una grossa ingenuità. Con il trascorrere dei minuti cresce in personalità.
ALEX SANDRO 6: Rispetto ad altre uscite stagionali, porta a casa la pagnotta. Concentrato.
MATUIDI 6: Presidia la zona di Nainggolan, offrendo il consueto contributo costituito da polmoni e senso tattico. Con la palla tra i piedi, specialmente nel centrocampo a due, dovrebbe fare meglio. Caratteristica, quest'ultima, che non vige nel suo DNA calcistico.
PJANIC 5: Perde due palloni sanguinosi in mezzo al campo, si becca un giallo meritato e pure una bordata di fischi dal popolo giallorosso. Che non gli ha perdonato il trasferimento nel capoluogo piemontese. Deconcentrato e arruffone.
BERNARDESCHI 6: Aiuta in fase di non possesso, mostrando nitidi lampi tecnici in tono offensivo. Non ha paura di puntare l'uomo e, quando lo fa, dà la sensazione di potersi rendere pericoloso. (67' DOUGLAS COSTA 6.5: Impreziosisce il collettivo)
DYBALA 6.5: Altruismo. Parola chiave a sottolineare la performance capitolina della Joya. Gli arrivano diversi palloni grezzi, che con maestria diventano persino puliti.
MANDZUKIC 5: Non vive una grande momento atletico. E lo si nota oggettivamente. Sportellate e poco altro. (81' BENTANCUR SV).
HIGUAIN 5.5: Dopo l'esclusione in Coppa Italia, il Pipita torna tra i titolari. Non gradisce alcune decisione del direttore di gara. Lento nelle esecuzioni.