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Kovac Juventus BayernGetty

Robert Kovac e la Juventus: una storia breve ma intensa

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Il mercato legato ai parametri zero ha da sempre affascinato la Juventus. Non sorprende, quindi, che anche l'ex dg Luciano Moggi abbia intrapreso più volte questa strada, vedi l'arrivo di Robert Kovac dal Bayern Monaco.

E' l'estate del 2005 e, forte di un accordo consolidato con i bianconeri nei mesi precedenti, il croato approda alla corte di Fabio Capello.

Il pacchetto arretrato propone individualità impressionanti come Thuram e Cannavaro, ma nonostante questo - pensando alle rotazioni - Madama non si fa scappare l'opportunità di prendere il difensore di Berlino.

Un colpo funzionale e intelligente. Al termine della sua prima stagione in Italia, Kovac collezionerà 23 presenze e 1 goal, realizzato contro il Lecce. Il tutto, assaporando il titolo di campione d'Italia, tolto successivamente da Calciopoli.

L'annata successiva, nonostante diverse offerte, il croato - già campione di Germania e del Mondo col Bayern - decide di rispettare il contratto, accettando così di giocare in Serie B. Una scelta anacronistica ma sentita e voluta per sdebitarsi nei confronti di quella società che lo volle fortemente.

Sull'asse Torino-Monaco di Baviera i rapporti s'incrinarono ardentemente. Tanto da creare - complice il tentativo dei bianconeri di assicurarsi Willy Sagnol - un'elevatissima tensione. Con parole dure pronunciate, all'epoca, da  Karl Heinz Rummenigge::

"Il comportamento della Juve sul mercato è mafioso. Moggi? Con lui non voglio avere più nulla a che fare".

La replica di Moggi non si fa attendere:

"Non so cosa intenda Rummenigge per metodi mafiosi, non capisco perché definisca così il nostro lavoro. Non mi va di parlarne, preferisco godermi la Juve. Intanto noi non abbiamo portato via nessuno".

Successivamente, e con una dirigenza nuova di zecca, l'avventura in cadetteria non parte nel migliore dei modi per Kovac. Nella sfida inaugurale di Rimini, infatti, combina una leggerezza con Boumsong, sfruttata a pieni voti da Ricchiuti. E' dramma nel dramma per la Signora, alle prese con un mondo capovolto. 

I mesi, tuttavia, portano Didier Deschamps ad affidarsi con continuità ad altri interpreti, Chiellini e Legrottaglie, che gradualmente tolgono il posto all'ex Bayern, penalizzato anche da continui e noiosi infortuni.

I bianconeri, e non sarebbe potuto essere altrimenti valutando il lusso della squadra, tornano immediatamente nell'élite nostrana, proponendo conseguentemente diverse novità di mercato.

Non rientrando più nei piani della società, Kovac nel giugno del 2007 fa ritorno in Bundesliga, al Borussia Dortmund, con cui sigla un contratto biennale. Mettendo così la parola fine all'avventura nel Belpaese. Breve ma intensa.

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