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Il ritorno di Lukaku: l'ovazione di San Siro e quattro minuti per ritrovare il goal

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Appena quattro minuti di gioco. Tanto è bastato a Romelu Lukaku per tornare a fare ciò che gli riesce meglio: trovare la via della rete.

Il bomber belga, che era fuori da fine agosto a causa di un problema muscolare, nella serata che ha segnato il suo ritorno in campo, ha festeggiato nel migliore dei modi un evento atteso tanto da lui quanto dall’intero popolo nerazzurro.

Entrato all’83’ di Inter-Viktoria Plzen, gara valida per la quinta giornata della fase a gironi di Champions League, in sostituzione di Lautaro Martinez, all’87’ ha chiesto un triangolo al limite dell’area avversaria a Correa, l’ha ottenuto e poi, dall’altezza del dischetto, ha insaccato alle spalle del portiere avversario il goal che è valso il 4-0.

Nella stessa serata, e in un Giuseppe Meazza in festa, l’Inter ha staccato il pass per gli ottavi di finale di Champions League e ritrovato il suo bomber.

Che per Lukaku, che è diventato al pari di Mertens il miglior marcatore belga della storia della Champions League con sedici reti, si potesse trattare di un appuntamento speciale, lo si era intuito ben prima del suo ingresso in campo.

Già ad inizio ripresa, quando il risultato era sul 2-0, i tifosi dell’Inter gli hanno riservato una vera e propria ovazione nel momento in cui si è alzato dalla panchina per iniziare il suo riscaldamento. Lukaku ha risposto con un saluto e mandando un bacio al figlio che era seduto in tribuna.

Dopo il goal l’esultanza con i compagni: il bomber belga segna sotto la Sud, ma corre verso la Nord battendosi la mano sul cuore e poi abbraccia Dimarco in panchina.

Un momento che attendeva da due mesi che probabilmente farà fatica a dimenticare.

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