Sì, forse ci siamo. E non è un caso che Aaron Ramsey , spostato nel ruolo di mezzala nell’ibrido 4-3-3 proposto nelle ultime uscite da Maurizio Sarri, abbia ritrovato l’incisività dei tempi dei migliori. Proponendo contro la SPAL una prova convincente condita da un goal di qualità.
Insomma, ottime notizie per il popolo juventino, pronto a vivere notti indelebili tra competizioni nostrane e Champions League. Vedi, ad esempio, la sfida di mercoledì sera a Lione in occasione dell’andata degli ottavi di Champions League.
Con l’esplosione di Rodrigo Bentancur, e il rientro di Sami Khedira, la Juventus in termini di interni destri può dormire sonni tranquilli. Quadro reso ancor più roseo grazie alla crescita dell’ex Arsenal. Dopo mesi di apprendistato, il gallese sembra aver compreso usi e costumi della Signora. Male da trequartista, decisamente meglio qualche metro più indietro.
Motivo per cui, pensando nel breve e lungo termine, Sarri nel modulo proposto contro Brescia e SPAL sembra aver trovato un valido alleato fino al termine dell’annata calcistica. Dopodiché, a bocce ferme, gli occhi si sposteranno inevitabilmente sul mercato. Che, comunque, non dovrebbe coinvolgere il 29enne di Caerphilly.
Alla Continassa, si sa, lungimiranza e pazienza vanno di pari passo. Dunque, al pari di Adrien Rabiot, la sensazione è che i campioni d’Italia vogliano puntare sulla continuità. Tradotto: nessuna rivoluzione, bensì evoluzione. Pensando a un grande colpo, magari a uno scontento di lusso attualmente di proprietà della sponda rossa di Manchester.
Al momento, tuttavia, conta l’attualità. La stessa che nell’immaginario zebrato dovrà vedere protagonista – tra gli altri – Ramsey: esempio di serietà e professionalità. Dopo una lunga scalata, ecco la discesa. E se le presenze sono 22 caratterizzate da 3 reti, si può e si deve fare decisamente meglio. A maggior ragione considerando le aspettative di inizio stagione, con tanto di stipendio da top player: 7 milioni netti annui fino al 2023.
Si lavora sui movimenti e, soprattutto, sulla costruzione di trame che possano portare Ramsey a costruire un feeling redditizio con la porta. E a Ferrara, seppur in un test poco probante, l’8 bianconero ha messo in mostra evidenti segnali di ripresa. Prima, ideando il vantaggio targato Cristiano Ronaldo. Dopo, siglando il momentaneo 0-2.
La Juve chiama, Ramsey inizia a rispondere. Da oggetto misterioso a imprescindibile, alle volte, il confine è sottile. Il bello, o il brutto, del calcio.
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