GOALOggi è un giocatore del Gremio (fermato recentemente da un'aritmia cardiaca) e fino a pochi mesi fa lo era della Lazio, ma c'è stato un tempo però in cui Lucas Leiva, conosciuto meglio allora come Lucas Pezzini (l'altro cognome del calciatore che tradisce le chiare origini toscane del bisnonno, contadino emigrato in Brasile) è stato piuttosto vicino a diventare un giocatore del Palermo in due periodi distinti.
Nato a Dourados, nello Stato del Mato Grosso do Sul, il 9 gennaio 1987, il centrocampista si afferma fin da giovanissimo con la maglia del Gremio, il club in cui cresce. Nel 2006 vince la Boula de Oro, il riconoscimento per il miglior giocatore del campionato brasiliano e in quella stagione e nel 2007 si aggiudica il Campionato Gaucho. Si guadagna così la convocazione con il Brasile Under 20, con cui vince il Sudamericano Under 20 del 2007 prima di prender parte, con la Nazionale olimpica, alle Olimpiadi cinesi del 2008.
Regista basso dotato di grande senso tattico e in grado di dare equilibrio alla sua squadra, visto che sa farsi valere in entrambe le fasi di gioco, Lucas Leiva Pezzini è paragonato fin da giovane a Carlos Dunga per le sue caratteristiche. Proprio dopo il Sudamericano Under 20, che si disputa a gennaio 2007, su di lui si concentrano le attenzioni di diversi club europei.
Fra questi c'è anche il Palermo del D.s. Rino Foschi, il quale si convince che il brasiliano, in possesso per la sua discendenza anche del passaporto italiano, sia l'uomo giusto per il centrocampo dei siciliani. Vengono così avviati i contatti con il giocatore. Foschi raggiunge un'intesa di massima con Lucas Leiva, e sembra con il Gremio possa chiudersi a 6 milioni di euro.
A quel punto però il suo club, consapevole del forte interesse attorno al giocatore, cerca di monetizzare il più possibile dalla cessione del ragazzo e gioca al rialzo, chiedendo 10 milioni di euro. Il risultato è che il trasferimento in rosanero salta all'ultimo momento e ad aggiudicarsi il promettente centrocampista è il Liverpool, che paga la somma richiesta dal Gremio.

Lucas Leiva Pezzini inizia così la sua avventura in Premier League con Rafa Benitez in panchina e conferma le qualità dimostrate negli anni precedenti in patria. Nel 2010 però il nuovo tecnico dei Reds, Roy Hodgson, non ritiene più incedibile il brasiliano e il Palermo torna a farsi sentire. Stavolta è Walter Sabatini, diventato Direttore sportivo dei siciliani, a provare a portarlo in Italia nell'estatedel 2010.
A inizio agosto il dirigente rosanero esce allo scoperto.
"Lucas Leiva Pezzini è un giocatore molto forte. - dichiara a 'Mediagol.it' - Esiste un dialogo con il Liverpool. Io ritengo che il margine di trattabilità ci sia. Quanto vale il suo cartellino? Qual è il valore di mercato obiettivo non sono in grado di stabilirlo io, loro lo valutano 10 milioni di euro ma anche con 6-7 magari posso pensare che l’affare si possa chiudere, sempre che però ci sia una società disposta ad investire una cifra del genere".
Il Palermo è disposto a pagare il cartellino dell'italo-brasiliano 7 milioni, ma i Reds, che nel 2007 ne avevano versati 10 al Gremio per portarlo in Premier, non retrocedono di un millimetro e chiedono la stessa cifra al club del presidente Zamparini. A ridosso di Ferragosto poi la svolta: visto che né il Palermo, né altri club sono disposti ad accontentare le richieste economiche del Liverpool, Hodgson decide di ritirare il giocatore dal calciomercato e di puntare su di lui.
"Voglio migliorare e dimostrare al nuovo allenatore che posso giocare e che ho le qualità che lui si aspetta da me. - afferma Lucas Leiva dopo il dietrofront della società - Non mi interessa far vedere che i critici si sbagliavano. Sono qui per dimostrare il mio valore al tecnico e ai miei compagni".
Lucas Leiva giocherà complessivamente 10 stagioni con la maglia del Liverpool, diventando una bandiera dei Reds e guadagnandosi la stima di allenatori e tifosi, pur vincendo solamente una Coppa di Lega nel 2011/12. Nel periodo inglese debutta anche nella Nazionale maggiore del Brasile, con cui disputa 23 gare.
Nel suo destino c'è comunque l'Italia, non la Sicilia, come poteva essere, ma la città eterna. Dopo 346 presenze e 7 goal, infatti, nel 2017, a 30 anni compiuti, si trasferisce a Roma con la Lazio per una cifra attorno ai 5 milioni di euro.
Nel giro di pochi mesi si imporrà come pedina fondamentale nello scacchiere tattico di Simone Inzaghi prima e Maurizio Sarri poi, diventando uno dei pilastri della formazione biancoceleste che nella stagione 2019/20 lotta per lo Scudetto con Juventus e Inter.
