Pubblicità
Pubblicità
Giampaolo Pozzo chairman UdineseGetty Images

Pozzo apre ai playoff: "Può essere un'ipotesi"

Pubblicità

La Serie A, a meno che non venga concessa una deroga, non potrà ripartire prima del 15 giugno: l'ultimo DPCM vieta di fatto le manifestazioni sportive sul territorio nazionale fino al 14 giugno, cancellando così l'idea di una ripresa che inizialmente era stata pensata per il 13 dello stesso mese.

Eventualità che non sarebbe andata comunque giù al proprietario dell'Udinese, Giampaolo Pozzo: intervistato da 'La Repubblica', il 78enne imprenditore si è detto favorevole alla soluzione dei playoff per risparmiare tempo prezioso e permettere ai giocatori di tornare in campo solo dopo aver recuperato completamente la condizione fisica.

"Bisogna trovare soluzioni diverse. Una può essere quella dei playoff e dei playout. In ogni caso l'UEFA aveva indicato il 2 agosto come data limite per poter giocare le coppe e si può anche ragionare con l'UEFA di questo".

Pozzo è d'accordo a finire la stagione 2019/20 con tutti i compromessi del caso: se però ai nastri di partenza della prossima non dovesse cambiare nulla riguardo alla presenza dei tifosi negli stadi, allora sarebbe meglio troncare tutto.

"Io sono di questo parere: per finire questa, facciamo tutti i compromessi possibili, a cominciare dalle porte chiuse. Ma non mettiamo a repentaglio il resto. E se la prossima stagione non si potrà giocare con gli stadi aperti, lasciamo perdere. Facciamo come in guerra: si fa l'armistizio e poi si riparte quando si può. Abbiamo già aspettato oltre due mesi, non saranno due mesi in più a cambiare la sostanza".

La Bundesliga è l'unico dei top campionati europei ad essere ripartito: uno spot tutt'altro che positivo a giudizio di Pozzo.

"Il trionfalismo sulla Bundesliga mi pare fuori luogo. Gli stadi vuoti in diretta tv sono una tristezza e le scene dei calciatori frenati in tutto, a cominciare dalle manifestazioni d'entusiasmo. La ripartenza è stata importante, per carità, ma è anche una forzatura. Si sono presi grandi responsabilità, lo può confermare anche il preparatore atletico più inesperto".

Pubblicità

ENJOYED THIS STORY?

Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

0