Continua ad infuocarsi il caso della Lazio sui positivi al Covid-19, presunti positivi ed in generale con alcune comunicazioni assenti tra il club e le autorità competenti. Tre giorni fa la FIGC ha aperto un'inchiesta per vederci chiaro, soprattutto sui cari riguardanti Ciro Immobile, Lucas Leiva e Strakosha.
Positivi per l'UEFA ma negativi in campionato, hanno saltato le ultime due gare di Champions League e sono stati a disposizione invece contro il Torino, match giocato in mezzo alle due gare europee. Lotito e tutta la Lazio adesso però rischiano, perché spunta un'altra procedura non chiara, come riportato dalla 'Gazzetta dello Sport'.
Da quanto emerge, la Asl Roma 1 ha avuto con la Lazio soltanto interlocuzioni telefoniche. In un primo momento il club aveva contattato la Asl Roma 4, a cui appartiene la sede di Formello, che ha però spiegato che quella competente fa riferimento alla residenza dei positivi, nel caso dei giocatori coinvolti appunto la Roma 1. Alle telefonate non ha fatto però seguito alcuna comunicazione formale relativa ai casi di positività.
La Asl a quel punto non ha potuto disporre alcun tipo di mappatura dei contatti del positivo così come previsto dalla legge e dal protocollo FIGC. Una novità importante, che potrebbe andare anche al di là della questione Immobile, ma che di certo ha a che fare anche con il suo caso. In Italia c’è infatti l’obbligo di comunicare qualsiasi caso di Covid alle autorità sanitarie locali.
Non a caso la Procura federale, che ha già ascoltato il presidente Lotito e il dottor Pulcini, si sta concentrando proprio sulla comunicazione tra Lazio e Asl.
Altro fronte della vicenda è anche il fatto che nei giocatori della Lazio erano state riscontrate delle "deboli positività". Ma la professoressa Giovannella Baggio, membro del Cts e titolare della prima cattedra di Medicina di genere in Italia, ha fatto chiarezza.
"Nelle nostre linee guida non c’è distinzione tra debolmente positivo e positivo. Se da un tampone molecolare emerge una positività, di qualsiasi livello, il paziente è positivo e va isolato per 10 giorni".
Per aggiungere un altro capitolo alla storia, infine, come evidenzia 'Il Corriere dello Sport', Lotito ieri ha sorpreso tutti: ha fatto svolgere i tamponi ad alcuni dei giocatori fermi, tra cui Luis Alberto (risultato negativo) e probabilmente Ciro Immobile (non si sono diffusi esiti), presso un altro laboratorio (sarebbe presente sul territorio romano) e non tramite il Futura Diagnostica di Avellino che segue di norma i biancocelesti. Lo avrebbe fatto per avere un terzo giudizio rispetto al laboratorio Futura e il Synlab di Firenze cui si riferisce l’UEFA. Un giudizio che ha certificato la negatività del Mago spagnolo.




